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Gandino, nell’ex Cdd i richiedenti asilo sono ora 53

Un manifesto affisso in paese e i documenti a disposizione di tutti su internet. Il Comune di Gandino ha deciso di informare così i cittadini in merito alla presenza di un gruppo di richiedenti asilo nell’ex Cdd (Centro diurno disabili) di via Resendenza.

Anzitutto si fa chiarezza sui numeri: le persone ospitate dalla struttura sono diventate 53. Lo ha comunicato in questi giorni il prefetto di Bergamo Tiziana Costantino al sindaco Elio Castelli. «Dopo l’arrivo, nella giornata del 28 ottobre scorso, di un primo gruppo di 26 migranti si è infatti reso necessario accogliervi, successivamente, ulteriori 27 migranti, a causa degli ingenti flussi di richiedenti asilo assegnati al territorio di questa provincia e dell’ineludibile, correlata esigenza (motivi di ordine pubblico), di trovare adeguata sistemazione per tali persone», si legge nella lettera.

Il prefetto precisa che l’arrivo del secondo gruppo è stato stabilito «senza poter comunicare preventivamente al rappresentante dell’Amministrazione comunale tale decisione». Nella lettera, inoltre, viene specificato che «il centro è stato ritenuto idoneo ad ospitare un massimo di 70 persone».

Nell’avviso fatto affiggere in paese, il sindaco specifica che «dal 3 agosto 2015 sono ospitate nel convento delle Suore Orsoline circa 13 donne richiedenti asilo». Il totale delle persone straniere accolte a Gandino sale quindi a 66.

Il primo cittadino sottolinea inoltre che  «in base alla legge non è nel potere dei sindaci rifiutare la disponibilità all’accoglienza data da strutture, enti o soggetti privati, che rendono le loro proprietà disponibili alla Prefettura nei termini previsti dai bandi nazionali. Tutti i rapporti per le autorizzazioni di agibilità del caso sono stati tenuti in via esclusiva tra la Cooperativa “La Fenice” e la Prefettura».

L’immobile di Gandino, infatti, è in capo alla cooperativa e ha ospitato fino a pochi mesi fa il Cdd. A inizio settembre tutti i ragazzi disabili sono stati trasferiti ad Albino in vista della ristrutturazione del fabbricato di Gandino.

In risposta a una richiesta di chiarimenti da parte dell’Assemblea dei sindaci dell’Ambito territoriale Valle Seriana, il presidente della «Fenice» Fabrizio Persico scrive: «Non abbiamo tolto nulla al progetto di ristrutturazione del Cdd di Gandino e stiamo rispettando i programmi indicati fin dal 2009. Allora avevamo dichiarato anche alle famiglie degli ospiti del Cdd che, per la ristrutturazione dell’immobile, avremmo impiegato “un anno e mezzo/due dal trasferimento”: il nostro impegno a questo appuntamento non è venuto meno. La data che ci aspetta è, al più tardi, il settembre 2018».

La permanenza dei richiedenti asilo a Gandino, dunque, sembra essere temporanea, visto che i lavori dovrebbero partire nei primi mesi dell’anno nuovo. Lo stesso prefetto scrive che «sarà bandita entro la fine del corrente anno, per il 2017, apposita gara per il reperimento di idonee strutture per il servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti asilo».

I documenti che abbiamo citato, insieme ad altri e a una sintesi dell’intera vicenda, sono disponibili sul sito internet del Comune di Gandino a questo link. Il sindaco, contattato al telefono, precisa inoltre che «sotto il profilo sanitario, i richiedenti asilo ospitati in paese sono rigorosamente controllate dall’Ats (ex Asl) di Bergamo».

Questa sera sulla vicenda migranti si terrà un’assemblea promossa dalla Lega Nord. All’incontro è stato invitato anche il sindaco, che però non sarà presente. In una mail inviata agli organizzatori ha scritto: «Ringrazio dell’invito che mi dispiace di non poter accogliere. Per la carica che ricopro ho sempre preferito non partecipare alle varie iniziative dei singoli partiti. Credo che l’importante argomento dei richiedenti asilo verrà trattato in Consiglio comunale che è la sede più opportuna».

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