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L’incontro tra Walter Veltroni e i bambini di Albino

«Gli adulti non capiscono mai niente da soli e i bambini si stufano di spiegargli tutto ogni volta». Sta in questa frase di Antoine de SaintExupéry, tratta dal «Piccolo principe», la chiave per comprendere il film di Walter Veltroni «I bambini sanno». Non a caso l’ex sindaco di Roma l’ha voluta mettere all’inizio: incipit che in qualche modo svela tutto il resto.

Veltroni oggi era ad Albino, dove il film è stato proiettato agli alunni dell’Istituto comprensivo. Una volta finiti i titoli di coda, è salito sul palco del cineteatro dell’oratorio e ha dialogato con loro. Ne è nato un botta e risposta vivace. Del resto, le domande dei bambini non sono mai scontate né banali. Da regista del film, Veltroni ha spiegato, raccontato, svelato retroscena.

«Quando facevo il sindaco avevo il Consiglio comunale dei bambini, li ascoltavo, facevo le riunioni di Giunta con loro – ci ha detto a margine della mattinata -. In tutta la vita, qualsiasi cosa abbia fatto o scritto, l’universo, il pensiero, i sogni, le ansie dei bambini mi hanno sempre molto interessato. Perciò mi è venuta in mente questa idea del film e con Sky l’abbiamo realizzata».

Il regista spiega così il suo lavoro: «Ho visto i provini di 350 bambini. Ne ho scelti 39 e con loro abbiamo fatto lunghe interviste di oltre un’ora in cui abbiamo parlato della vita, della morte, di Dio». Il materiale è stato poi naturalmente selezionato e montato per fare il film.

Il titolo è nato dalla frase di SaintExupéry. «I bambini sanno molto più di quanto i grandi pensino – osserva Veltroni -. I grandi pensano che i bambini siano solo esseri che guardano il mondo con un grande punto interrogativo in attesa di essere cibati dal pensiero dei genitori, invece i bambini hanno i loro pensieri e il film lo dimostra».

Il film e l’incontro con Veltroni fanno parte delle iniziative promosse nell’ambito del progetto di solidarietà promosso dall’Istituto comprensivo di Albino. Nei prossimi tre anni bambini e ragazzi delle scuole approfondiranno la condizione dei loro coetanei nel mondo grazie a tre differenti gemellaggi. Gli alunni delle scuole dell’infanzia e delle primarie stringeranno legami d’amicizia con le scuole della Bolivia e dell’Etiopia, i ragazzi delle medie con la Palestina.

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