Ieri Uniacque ha festeggiato i suoi primi dieci anni di attività. In via Canovine, al numero 21, a Bergamo è stata inaugurata la sede. In serata si è svolto il concerto per il decennale di UniAcque al Teatro Donizetti.
«UniAcque è l’azienda dei bergamaschi – ha detto il presidente di Uniacque Paolo Franco -, fatta di bergamaschi, al servizio dei bergamaschi. E questa sede unificata è stata fortemente voluta per dare a UniAcque una nuova casa, un cuore che rifletta l’importanza politico-amministrativa di una società interamente pubblica, ma anche quella economica con i quasi cento milioni di euro di fatturato che ne fanno un volano per l’economia orobica e che ne ribadisca i principi ispiratori a cominciare da quello della solidarietà tra i territori e della sostenibilità, per ottenere il rispetto dell’ambiente anche in territori come i nostri, fortemente antropizzati».
«UniAcque è un soggetto imprescindibile per la vita quotidiana dei bergamaschi – ha aggiunto l’AD Mario Tomasoni – e il nostro obiettivo è quello di essere percepiti come una società affidabile, disponibile all’ascolto ed equa. I traguardi raggiunti sono tanti: dal 2013 gli investimenti sono quadruplicati, raggiungendo gli oltre venti milioni l’anno e nel 2015 abbiamo restituito 48 milioni al territorio, tra investimenti e rimborso dei mutui ai comuni. Questo è il “dividendo” di UniAcque, che non è fatto non di denaro ma di servizi per il tessuto sociale. Siamo al 71° posto tra le aziende bergamasche per fatturato, e sul podio per quanto riguarda le aziende pubbliche. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto da fare».
