Cresce l’attesa, ad Ardesio, per la «Scasada del Zenerù». Il rito andrà in scena, puntuale come ogni 31 gennaio, questa sera a partire dalle 20. In queste ore (come si può vedere dalla foto) il carro con il fantoccio che rappresenta gennaio ha già fatto la sua comparsa in paese.
Questa mattina è stato organizzato anche un momento per le scuole, dall’asilo alle medie. In piazza Moretto, nel centro del paese, bambini e ragazzi hanno incontrato il gruppo ospite «Ciamàr Marso» di Recoaro Terme (Vicenza). C’erano anche il presidente della Pro loco Simone Bonetti e l’assessore Antonio Delbono.
Alberto Camposilvan, presidente dell’associazione «Ciamàr Marso», ha raccontato così la tradizione di Recoaro Terme: «L’ultima domenica di febbraio degli anni pari, dalle 112 contrade di Recoaro Terme i nostri concittadini scendono in centro a portare momenti di vita e i mestieri di un tempo. Partecipano 1600 figuranti e vengono messe in scena anche le tradizioni del chiamar la primavera».
Proprio qui sta il legame con la «Scasada del Zenerù». Da una parte si scaccia l’inverno, dall’altra si chiama la bella stagione, ma sempre allo stesso modo: facendo un gran baccano. A Recoaro, oltre alla grande manifestazione biennale, c’è anche la tradizione di andare a risvegliare la primavera ogni anno. Si tratta di un momento più gioviale, l’ultimo giorno di febbraio, aperto a tutti, ma sempre contraddistinto dal far rumore.
L’incontro con bambini e ragazzi si è concluso con un corteo per le vie del paese, dove l’associazione di Recoaro ha fatto ascoltare anche il suono di alcuni strumenti antichi come il Rekubele, un cilindro di legno ricoperto con pelle di pecora che suona tirando uno spago. Ha partecipato anche Alessio Strambini, rappresentante della tradizione «Tira li toli» dalla Valtellina (Bormio, Tirano, Grosio).