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Gandino, è scontro per la pista della Montagnina

È scontro aperto a Gandino per la pista di fondo della Montagnina, nella zona del Monte Farno. La polemica, nelle ultime settimane, ha coinvolto sci club Valgandino, sindaco e minoranza consiliare.

Tutto è nato da un comunicato pubblicato a inizio gennaio sul sito web del Rifugio Parafulmine, gestito dallo sci club Valgandino. Nella nota l’associazione fa sapere anzitutto che lo spogliatoio della pista di fondo resterà chiuso per la stagione sciistica 2015/2016.

Il motivo viene subito spiegato: «Per consentire l’attività richiesta dallo sci club, ovvero la distribuzione di panini e bevande presso lo spogliatoio offrendo un servizio aggiuntivo agli utenti, l’amministrazione comunale di Gandino ha avanzato richieste inammissibili: contributo di 15.000 euro annui, sgombero neve dalla strada del monte Farno, apertura incondizionata dello spogliatoio per tutti i fine settimana dell’anno, anche fuori stagione sciistica. Il costo stimato delle tre richieste sono circa 35.000 euro».

«Lo sci Club Valgandino – prosegue il comunicato – necessita di fondi per poter gestire e manutenere lo spogliatoio suddetto e non è in grado di poter accettare queste tre richieste che riteniamo fuori luogo dal momento che non vengono chiesti contributi economici al comune, ma solo la possibilità di autosostenerci. Lo sci club è stato, è e resterà un’associazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro volta a favorire e a promuovere le attività sportivo/turistiche nella Valgandino. La mancanza di collaborazione non permetterà quindi di reperire parte dei fondi necessari anche per poter garantire la completa apertura e tracciatura con i mezzi da neve degli anelli di fondo e dei tracciati per i pedoni/ciaspolatori».

Con lo sci club si è subito schierata la minoranza consiliare della Lega Nord. Nell’intervista che trovate sotto, il consigliere Marco Ongaro sostiene che questa è solo l’ultima di una serie di iniziative che «l’amministrazione comunale ha portato avanti contro questa associazione di volontariato».

«L’amministrazione comunale – prosegue il consigliere di minoranza – ha imposto il divieto di vendere i panini all’interno dello spogliatoio durante il periodo invernale. I pochi soldi ricavati venivano utilizzati per il riscaldamento e il mantenimento della pista di fondo».

A stretto giro è arrivata la risposta del sindaco Elio Castelli. «Questa polemica non avrebbe dovuto neanche iniziare in quanto lo sci club deve solo rispettare il contratto e gli accordi che il suo presidente ha firmato con la Comunità montana, unica proprietaria della struttura. E siccome sta gestendo un bene costato alla collettività più di due milioni di euro, deve farlo con la massima trasparenza per evitare inutili chiacchiere pro e contro la gestione».

«Si vuol far credere, con il comunicato, che senza la vendita dei panini presso lo spogliatoio lo sci club può sospendere la preparazione della pista. È una violazione contrattuale», prosegue il sindaco.

Castelli aggiunge: «Il comune ha chiesto un contributo di 15 mila euro per un’associazione umanitaria». E conclude: «La Montagnina, il Parafulmine, stanno a cuore a tutti i gandinesi e poiché sono un bene pubblico, dopo il giusto compenso a chi lavora per il suo mantenimento, tutto il resto deve essere restituito alla collettività».

Ultimo ad intervenire, il presidente dello sci Club Paolo Lanfranchi. «Lo sci club Valgandino ha sempre rispettato le convenzioni con la Comunità montana e anche in futuro le rispetterà. Per quanto riguarda la ristrutturazione della baita Parafulmine e la costruzione da parte della Comunità montana dello spogliatoio, voglio ricordare al sindaco che questi investimenti non sono andati tutti a nostro favore. Ma sono stati utilizzati anche per l’acquisto dei terreni, delle baite e per la sistemazione delle pozze di abbeverata e degli alpeggi».

«Da più di quarant’anni il demanio sciabile della Montagnina è utilizzato dallo sci club per tracciare e battere la pista di fondo – continua Lanfranchi -. La Comunità montana ci affida in gestione i terreni di sua proprietà dove insiste la pista. Sempre dello sci club sono gli accordi con gli altri proprietari dei terreni dove insiste la maggior parte della pista. È quindi lo sci club il titolare del tracciato e l’unico soggetto che può decidere di battere o non battere la pista».

«Non vogliamo trasformare lo spogliatoio in un bar o in un’attività commerciale – sottolinea il presidente dello sci club -. Vogliamo solo trasformare la sala giudici, quando non viene utilizzata per il suo scopo, in una saletta di cortesia dove gli utenti possono consumare o viveri propri o i panini e le bevande messi a disposizione dal rifugio Parafulmine».

Non è finita qui. L’Amministrazione comunale di Gandino ha diffuso un comunicato dal titolo «Pista di fondo della Montagnina. La trasparenza è d’obbligo». Oltre a ribadire i concetti già espressi dal sindaco Castelli nell’intervista ad Antenna2, la nota si sofferma anche su altri aspetti. Ad esempio, si legge, «lo sci slub Valgandino asd ha avuto dalla Comunità Montana la gestione della pista da sci di fondo, legata contrattualemte alla gestione della Baita Parafulmen, nel 2000. Inoltre la gestione è stata poi prorogata, senza nessun bando, fino al 2030. Ciò consente di calcolare un affitto “in natura” del valore di circa 4000 euro all’anno, compensato con i lavori eseguiti dallo Sci Club Valgandino asd nello spogliatoio e al Parafulmen».

Più avanti la nota prosegue così: «In quanto associazione sportiva dilettantistica, l’associazione Sci Club Valgandino a.s.d. ha, anche se privata, forti facilitazioni fiscali. Esercitando attività commerciale, l’associazione gode di un regime forfettario. Dichiarando ricavi non superiori a 250.000 euro non ha obbligo di emettere scontrini e ricevute fiscali e le tasse sono calcolate sul 3%. Secondo le cifre indicate in un recente incontro in Comunità Montana, per il complesso del Parafülmen si parla di ricavi dichiarati per circa 180.000 euro l’anno».

Nel comunicato si ribadisce infine, come già annunciato dal sindaco, che «sul sito istituzionale del Comune di Gandino  verrà a breve pubblicata tutta la documentazione amministrativa disponibile».

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