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Migranti a Valbondione, l’assessore risponde a Semperboni

Continua il dibattito sulla questione richiedenti asilo a Valbondione. L’assessore al Bilancio Michele Mazzocchi risponde a Walter Semperboni, che ci ha scritto nei giorni scorsi. Di seguito la lettera.

A stretto giro di posta vorrei rispondere al signor Semperboni riguardo all’arrivo e alla permanenza dei profughi a Valbondione.

Prima cosa io non ho mai detto che sia un razzista, né lui né chi ha parlato in tv prima di lui. Si rilegga la mia lettera. Seconda cosa non tenti di farmi passare per quell’amministratore che non si impegna ad affrontare il problema dei profughi a Lizzola o l’arrivo degli ultimi a Gavazzo. Proprio a Lizzola in un’assemblea pubblica io stesso ho dato ragione a Walter Semperboni, dicendo che i profughi erano troppi e ho sempre lavorato con tutte le energie per riuscire a diminuirne il numero sul nostro territorio. Ne abbiamo parlato anche tra di noi, io e Semperboni. Come amministrazione abbiamo scritto al Prefetto e io stesso ho invitato Semperboni nell’ufficio del sindaco dove lo stesso sindaco ha letto il fax inviato alla prefettura, dove si manifestava tutto il nostro dissenso verso le scelte effettuate dal Prefetto. Abbiamo anche invitato l’ufficio della prefettura a far sì che nessun privato potesse più richiedere profughi sul nostro territorio, fermando l’arrivo di altri 45 ragazzi già richiesti. Fatti che Semperboni conosce e non cita mai.

Se l’idea di Sempeboni è quella di far passare il sottoscritto come un amministratore che non si impegna e, ancor peggio, è contento di vedere aumentare l’arrivo di profughi a Valbondione si sbaglia di grosso. Ho già risposto a Semperboni venerdì, non pubblicamente ma tramite whatsapp. Certo, questo particolare si guarda bene dal dirlo quando scrive ai mass media. Più comodo fare sparate su Faceboock dicendo anche che il Sindaco si trasferisce a San Bonifacio, da dove è arrivata aggiungendo alla fine che però non ne è sicuro… Se non ne è sicuro stia zitto! Non è sicuro di molte cose vedo. Chi ha detto che l’amministrazione non stia lavorando per aderire al progetto Spral? Altra sparata! Tornando a me credo che chi abbia letto la mia lettera abbia capito benissimo cosa intendevo dire, non sarà rimasto né allibito né attonito e tanto meno avrà pensato che ringraziare due ragazzi non vuol dire essere d’accordo con chi fa business con il loro arrivo. Il fatto che Semperboni offra un caffè e gli compri un pacchetto di sigarette sinceramente non mi interessa. In paese si vocifera che lo faccia apposta e con secondi fini. Conoscendo Semperboni da anni io non credo. L’importante è che non continui a dire che l’amministrazione non si impegna per risolvere questa problematica.

Non più tardi di venerdì è stata inviata una pec al Prefetto da parte del Sindaco Simoncelli per esprimere la massima contrarietà all’arrivo di nuovi profughi a Gavazzo, in una casa privata, il tutto dopo che sempre il Sindaco aveva parlato con il prefetto telefonicamente per riassumerle tutto quello che il nostro territorio ha già dato per l’ospitalità di queste persone, visto che il Prefetto è arrivato a Bergamo da pochissimo tempo. Episodio oggettivo, non sicuramente soggettivo. Le pec non sono carta straccia. Da parte mia questa è la prima e ultima volta che rispondo a Semperboni. Non credo sia un buon biglietto da visita per il territorio di Valbondione finire sui giornali e in tv sempre e solo per episodi negativi. Il messaggio che bisognerebbe far passare sarebbe esattamente l’opposto. A volte però serve chiarezza. Non va bene solo vociferare su Facebook, caro Semperboni.

Visto che nella sua lettera si parlava di citazioni, mi permetto di chiudere questo articolo così: forse è proprio vero che il potere logora chi non ce l’ha. Io la chiudo qui!

Michele Mazzocchi

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