«Non a tutti i costi». Il sindaco di Gazzaniga Mattia Merelli lo ripete da tempo: va bene portare il tram da Albino a Vertova, ma prima mettiamo sul piatto costi e benefici. Lo ha ribadito questa mattina agli esperti incaricati di preparare lo studio sulle ricadute dell’opera.
I tecnici si stanno confrontando anche con le amministrazioni comunali e a Gazzaniga hanno incontrato Merelli e il suo vice, Angelo Merici. «Li abbiamo trovati molto preparati: sono arrivati con dati e una panoramica completa sul nostro comune – osserva il sindaco -. Il loro compito è valutare i benefici che il tram potrebbe potrebbe portare sul territorio. Ci hanno chiesto una serie di dati per approfondire la situazione del nostro paese. Senza entrare troppo nel merito di questioni tecniche».
Il primo cittadino riconosce quelle che potrebbero essere le ricadute positive portate dal passaggio del tram. Benefici ribaditi dagli stessi esperti. «Siamo d’accordo sul fatto che l’opera avvicinerebbe la valle alla città, ridurrebbe le emissioni di CO2, porterebbe trasformazioni urbanistiche e sociali, ci sarebbe un incremento di valore per terreni e fabbricati», sottolinea Merelli. Il sindaco però invita però a guardare anche l’altro lato della medaglia.
«Abbiamo sollevato i problemi che gli stessi cittadini portano alla nostra attenzione – spiega -. La linea del tram, così com’è prevista oggi, attraverserebbe il centro del paese seguendo l’ex sedime ferroviario, che è stato totalmente preservato. Però è chiaro che l’ex sedime è limitato rispetto allo spazio che servirà per il nuovo tracciato».
Gli amministratori di Gazzaniga vedono difficoltà soprattutto nelle zone dove l’ex sedime passa di fatto in mezzo alle case e alle attività artigianali. Dovesse arrivare il tram, si creerebbero problemi per chi abita o lavora da queste parti. Sul tavolo c’è anche la questione parcheggi. «Attualmente i posti auto non sono pochi, ma se il passaggio del tram ne eliminerà una parte, ad esempio nel piazzale del mercato, bisognerà integrarli».
Tutti problemi, ammette Merelli, che andranno affrontati quando si tratterà di progettare il prolungamento. Ma che già adesso vanno tenuti presenti, aggiunge. «Quest’opera non dev’essere fatta per forza – conclude il primo cittadino di Gazzaniga -, ma con cognizione di causa e intelligenza».
