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Alternanza scuola lavoro, il punto a Gazzaniga

A ottobre in 70 città italiane migliaia di studenti sono scesi in strada per protestare contro il sistema dell’alternanza scuola lavoro, esperienza secondo le associazioni studentesche giudicata “poco qualificante per gli alunni”. La mobilitazione studentesca non ha tuttavia interessato la Bergamasca, terra in cui il progetto vanta una certa esperienza.

Per fare il punto sulle buone pratiche quest’oggi presso la palestra dell’ISISS “Valle Seriana” di Gazzaniga è andato in scena un incontro rivolto proprio agli studenti e agli insegnanti. Sono intervenuti il dirigente scolastico Alessio Masserini; Gisella Persico, referente per i progetti di alternanza scuola lavoro dell’Ambito Territoriale di Bergamo; Pierino Persico, presidente della Persico S.p.A. e diversi rappresentanti di aziende e docenti coinvolti nei progetti.

«Questo – spiega Masserini – è un momento di verifica a distanza di alcuni anni dai primi progetti avviati, una verifica di come sta andando l’attività alla luce della legge 107 che ha introdotto l’alternanza scuola lavoro per le classi terze, quarte e quinte sia del liceo, sia dei tecnici e dei professionali».

Le aziende coinvolte, tra cui anche la Scame di Parre

«I numeri sono importanti – afferma Gisella Persico -, non da quest’anno e già da prima dell’approvazione della legge 107. In alternanza nella nostra provincia si fanno percorsi sin dal 2003. Attualmente siamo sui 24.000 studenti in alternanza e con diverse tipologie di interventi. La priorità per noi è realizzare percorsi di eccellenza che tengano alta la qualità dell’apprendimento dei nostri studenti. Vero che i numeri sono importanti e che tutte le scuole sono obbligate a organizzarsi con questi percorsi, ma a noi interessa che tutti i progetti siano davvero di qualità elevata».

«Per noi come azienda – afferma Pierino Persico – portare dentro questi ragazzi all’interno, da una parte è una ricchezza, dall’altra è un impegno perché non si portano a fare fotocopie o a fare le pulizie dei pavimenti, ma bisogna creare un tutor, stargli vicini, accompagnarli perché entrano in un’azienda, che è un altro ambiente, diverso dalla scuola. I ragazzi oltre ai libri devono conoscere l’ambiente del lavoro, luoghi in cui si entra nella filosofia dell’azienda e si vede cosa c’è dietro ogni attività. Per questo ritengo importantissimo il progetto di alternanza scuola lavoro». 

Pierino Persico

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