Sotto i riflettori del G7 dell’agricoltura, in corso a Bergamo in questi giorni, ci sono anche le produzioni locali bergamasche. Tra queste anche i mais della Valle Seriana: il Mais Spinato di Gandino e il Rostrato Rosso di Rovetta.
Sotto la Presolana in questi giorni è tempo di raccolto e la produzione quest’anno, nonostante il vento e le razzie nei campi (non solo da parte di animali, anche i bipedi fanno la loro parte), il bilancio sembra positivo.
«Il raccolto sta andando bene – spiega Davide Covelli, dell’azienda agricola Cà di Lene a Songavazzo -. Quest’anno il mais è bello, nonostante il vento e una tempesta abbiano fatto la loro parte: purtroppo nei campi c’è qualche chiazza di coltivo danneggiato, ma quello che raccogliamo è sano. Anche gli animali, come i corvi e i tassi, hanno creato qualche problema. Quest’anno invece i cinghiali sono stati alla larga. C’è invece un bipede che si aggira di notte con un sacco con cui raccogliere le pannocchie. Abbiamo trovato qualche sacco in mezzo a un capo pronto per essere portato via».
Nel frattempo arrivano altre soddisfazioni internazionali. «Sono contento anche del fatto che i ristoratori di un certo livello apprezzino il nostro prodotto – aggiunge Covelli -. La scorsa settimana il mais è arrivato fino a New York per un evento di livello con cui è stato utilizzato il nostro mais».