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Turismo a gonfie vele, piacciono lago e rifugi

Il turismo va a gonfie vele, in Bergamasca. Anche l’estate 2017 si è chiusa con ottimi risultati. Sempre più ospiti, in particolar modo stranieri, scelgono di trascorrere le proprie vacanze nel nostro territorio.

È quanto emerge dal “Monitoraggio flussi turistici provvisori del territorio bergamasco. Maggio – agosto 2017”, l’approfondimento svolto dall’Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo in merito agli arrivi e alle presenze nel periodo estivo. «I dati raccolti si riferiscono a tutte le strutture attive nella Bergamasca, sia alberghiere sia extra alberghiere, e non riguardano soltanto campioni limitati», commenta Matteo Rossi, presidente della Provincia di Bergamo.

I flussi confermano un trend positivo per il turismo, in particolare, quello internazionale. Dall’inizio dell’anno fino ad agosto 2017, sono quasi 1 milione e 600 mila i pernottamenti registrati nella nostra provincia contro il poco più di 1 milione e 400 mila dello stesso periodo 2016. «La strada intrapresa in questi anni si sta verificando vincente. Eventi di richiamo come ‘The Floating Piers’ (nel 2016) e l’Abbraccio della Presolana hanno fatto da volano a un territorio che si è dimostrato turisticamente organizzato e attrezzato», aggiunge Rossi.

In effetti, sia il Lago d’Iseo sia i rifugi montani hanno mostrato un forte gradimento. E una volta terminati gli eventi, questa predilezione si è pure rafforzata, soprattutto da parte dei turisti stranieri. Altro dato che colpisce è la progressiva diversificazione dei paesi esteri di provenienza. Ai turisti del Nord Europa e agli spagnoli, vanno affiancandosi comunità relativamente nuove come Polonia e Romania. Si tratta di turisti che raggiungono la Bergamasca non più solo per lavoro, ma per svago e tempo libero.

Soffermandosi sui numeri del rapporto, si scopre che rispetto all’estate scorsa c’è stato un aumento dell’11,2% degli arrivi e del 7,1 delle presenze (cioè le notti trascorse). Gli arrivi sono stati quasi 250 mila dall’Italia e poco più di 204 mila dall’estero.

Per quanto riguarda gli alloggi, c’è stato un forte aumento delle nuove modalità ricettive, in particolare per i turisti stranieri. I dati indicano più 27,8% di arrivi in esercizi extra alberghieri, più 45,8% in alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, più 23,4% nei rifugi alpini. Le strutture alberghiere, però, sono state ancora le più gettonate. Qui hanno alloggiato 324 mila persone, contro le 130 mila che hanno scelto l’extra alberghiero.

Prendendo in esame le varie aree della provincia, a Bergamo città c’è stato un incremento di arrivi del 22,6%. Tra le valli, le mete più gettonate sono state Val Seriana e Val di Scalve, con oltre 48 mila arrivi, in rialzo del 12% rispetto all’anno precedente (180.934 le presenze, in aumento del 5,9%). Qui gli stranieri sono stati 16.992, superando il record degli ultimi dieci anni, stabilito nel 2012. Sull’Alto Lago d’Iseo gli arrivi sono stati 19.146 (+1,6%), le presenze 48.582 (+11,1%). In quest’area gli stranieri sono addirittura più degli italiani (32.437 contro 21.525) confermando una tendenza che si era già manifestata lo scorso anno con The Floating Piers.

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