Ottava edizione, oggi a Valgoglio, per “Capre in festa”. La manifestazione, da rassegna delle capre di montagna, è andata negli anni trasformandosi in un appuntamento dedicato esclusivamente alla capra orobica. Una chiara scelta degli organizzatori per valorizzare un animale tipico delle nostre montagne.
«Questa razza è originaria delle valli bergamasche, ma anche della Valtellina e della Valsassina – spiega Guido Bruni, giudice della rassegna questa mattina a Valgoglio -. Si distingue dalle altre razze lombarde perché le capre hanno un mantello lungo, corna con doppia curvatura e colori caratteristici: bianco e nero, marrone chiaro e nero focato».
A Valgoglio, oggi, c’erano circa duecento capi. Una quindicina, invece, gli allevatori. In prevalenza del paese, ma anche da Castione, Villa d’Ogna, Cene, Valbondione. Sette le categorie in gara. Tra le capre, primo posto per gli animali di Tania Capitanio di Cene (un anno), Cristian Chioda di Valgoglio (due anni), Michele Bonacorsi di Valbondione (tre anni), Michele Chioda di Valgoglio (adulte).
Tra i becchi, premiati i capi di Michele Chioda (un anno), Michele Bonacorsi (due e tre anni), Giuliano Morstabilini di Valgoglio (adulti). Quest’anno, inoltre, gli organizzatori hanno anche introdotto una classifica speciale. Gli allevatori sono stati invitati a presentare tre capi di diversa età e sono stati premiati i migliori. Il primo posto è andato a Fabrizio Piantoni di Valgoglio.
Per il Re e la Regina della rassegna, il giudice ha puntato su due capi molto giovani: Tommy, un anno, becco che appartiene a Michele Chioda di Valgoglio; Ghislu, una capretta nata il 5 aprile di quest’anno, dell’allevamento di Tania Capitanio, 26enne di Cene. «Re e Regina è una categoria più folcloristica che tecnica – sottolinea Guido Bruni -. Con questa scelta ho voluto soprattutto premiare il futuro delle aziende e degli animali».
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