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Viaggio in Messico con il presepe di Pianico

I presepi a volte sono riproduzioni in scala di qualcosa che esiste da qualche parte nel mondo. A Pianico si è partiti invece da un modellino per costruire qualcosa di grande. Nei pressi dell’oratorio, fino al 2 febbraio, è possibile entrare in un piccolo borgo rurale del Centro America, visitando il presepe dal titolo “Messico ferito dal terremoto”.

«Con la ventinovesima edizione siamo partiti da un modello che abbiamo avuto dalla Cooperativa Ruah che ritrae una chiesa di una missione che si trova in Messico, al confine con gli Stati Uniti, una missione distrutta più volte nell’800 dal terremoto»: spiega il parroco don Andrea Pilato.

Il presepe di Pianico è costruito in dimensione reale. Al centro del paesino c’è la chiesa della missione di San Diego de Alcalà; un paesaggio vivo, non solo per i movimenti e i personaggi inseriti: spesso è infatti animato da figuranti in costume. La chiesa della missione è impreziosita da una vela campanaria con cinque ottoni forniti grazie alla fonderia Allanconi (Ripalta Cremasca). Grazie al piccolo concerto è possibile suonare anche l’allegrezza: la ditta Pagani ha prestato la tastiera con cui è possibile suonare le campane.

Il presepe è stato realizzato grazie a un gruppo di volontari. «Siamo in una decina di persone – spiega Angelo Zanotti -. Il presepe è aperto tutti i giorni fino al 2 febbraio dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30».

Don Andrea Pilato

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