Una tratto del ponte Morandi, su cui passa l’autostrada A10 a Genova, è crollato. L’ipotesi è che si sia trattato di un cedimento strutturale.
La parte di ponte crollata passa sopra una zona abitata, in via Walter Fillak, nella zona di Sampierdarena. Le macerie sono finite su case, capannoni e strade sottostanti. Diversi veicoli sono precipitati per decine di metri. Ci sono vittime (più di 30) e feriti. Oltre 400 persone sono state costrette a lasciare la loro abitazione.
Sul posto vigili del fuoco, ambulanze, squadre cinofile, carabinieri. I soccorsi sono stati complicati dalla pioggia. Quando il ponte è crollato, su Genova si stava abbattendo un violento nubifragio. Più di mille gli operatori al lavoro.
Da Bergamo, oltre che da Milano e Brescia, sono partite le squadre Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco, specializzate in soccorso e ricerca in ambiente urbano. Le stesse squadre che una settimana fa erano intervenute a Bologna.
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha detto che «le nostre strutture di soccorso, i tecnici, presidi sanitari e personale medico e paramedico sono a disposizione per intervenire e collaborare nella gestione di questa emergenza. La nostra Agenzia Regionale di Emergenza e Urgenza si è subito attivata ed è pronta a intervenire, così come la nostra Protezione civile».