Proseguono le indagini sulla tragedia alla stazione di Gazzaniga. L’autista di 58 anni che si trovava alla guida del pullman snodato che ha travolto i tre studenti sarà interrogato il 5 ottobre in Procura. Assistito dall’avvocato Paolo Corallo, dovrà spiegare cos’è successo negli istanti che hanno preceduto l’incidente.
Nel frattempo, gli inquirenti hanno appurato che l’autobus non era in ritardo. Avrebbe dovuto partire alle 13,10 dalla stazione di Gazzaniga e lo scontro con l’altro pullman è avvenuto alle 13,05. C’era quindi tutto il tempo per raggiungere la pensilina, far salire gli studenti e ripartire. Resta quindi al momento inspiegabile la fretta dell’autista.
Come già appurato dagli inquirenti, quando il pullman è arrivato nei pressi della stazione, la sbarra posta all’ingresso dell’area non si è alzata perché il telecomando in dotazione all’autista non funzionava. L’uomo è quindi sceso per andare alla ricerca di un collega che aprisse al posto suo. Dopo averlo trovato e aver fatto alzare la sbarra, è tornato di corsa verso il bus, rimettendosi alla guida.
Pochi istanti dopo i tre studenti sono stati travolti. C’è da capire perché il pullman sia ripartito a una velocità non consona per una stazione affollata di studenti e con diversi autobus in movimento. Tra le ipotesi degli inquirenti ci sarebbero quelle di un errore tecnico, un guasto meccanico, un gesto di stizza o una disattenzione. Saranno le indagini a far chiarezza.

















