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Un tesoro a rischio, Sos per la Trinità di Casnigo

È messo male, il tetto della Trinità di Casnigo. Non c’è memoria di un intervento di sistemazione e ora il tempo sembra scaduto. La copertura va salvata in fretta. Il rischio è che eventuali infiltrazioni danneggino i capolavori pittorici del Santuario, gioiello dell’arte romano gotica.

Non a caso la Trinità di Casnigo si è meritata il titolo di “Sistina della Bergamasca”. La chiesa ospita il polittico dei Marinoni e, soprattutto, gli affreschi del Giudizio Universale dei pittori Baschenis, che arricchiscono arco trionfale e presbiterio. Tesori d’arte inestimabili, il cui futuro dipende però dalle condizioni del tetto che li protegge.

Per questo da alcuni mesi a Casnigo è nato un comitato che si è posto come obiettivo il restauro della copertura. «Abbiamo completato i rilievi tecnici sull’intera struttura – spiega Natale Bonandrini, uno degli “Amici della trinità” -. Il restauro prevede lo scoperchiamento del tetto in più lotti, la sostituzione del legname deteriorato agendo dall’alto per non intaccare gli affreschi, la stesura di un manto isolante/traspirante. Un impegno inquadrato in un primo approfondimento da parte dello Studio Architettura Leggeri di Seriate e supportato in queste prime fasi dallo Studio Erminio Imberti di Peia. Il tetto copre una superficie di circa 1200 metri quadrati e l’impegno economico supera senza dubbio i 200 mila euro».

Una somma consistente. Per questo è stato lanciato un appello ad enti, imprese, aziende, associazioni e privati. Sono già state organizzate anche iniziative per raccogliere fondi. La prossima è in programma domenica (30 settembre) e ha per titolo “Te lodiamo Trinità”. Una giornata dedicata all’arte, al buon cibo locale ed alla musica di campane e baghet, che si aprirà però con un convegno dedicato a “Legislazione ed agevolazioni fiscali”. «Affronteremo anche il tema dei vantaggi fiscali offerti dalla legge per coloro che potrebbero essere interessati a dare contributi per risolvere il problema del tetto», afferma Natale Bonandrini

La giornata continuerà poi alle 11 con una visita guidata al Santuario. Dopo pranzo, alle 14, i campanari proporranno brani di allegrezza sul campanile, con suonate storiche della Val Gandino.  Alle 15, all’interno del Santuario, sarà invece Luciano Carminati a guidare l’esibizione con il tipico baghèt casnighese, arricchita da zampogna del Centro Italia e Cornamusa Scozzese. Ci sarà anche un intermezzo con organo, clarino e voce. Alle 16 l’esibizione si trasferirà sul sagrato, con i brani della tradizione.

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