A Clusone questa mattina è in corso l’incontro con Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi in visita al Gal Valle Seriana e Laghi Bergamaschi.
L’incontro è l’occasione per fare il punto sul piano di attuazione del piano di sviluppo locale.
Da ieri stati pubblicati gli attesi bandi sul sito del Gal per un importo complessivo di 6,18 milione di euro.
Con i 12 bandi (con diverse scadenze e percentuali di copertura) corsi di formazione e aggiornamento, acquisti di nuove attrezzature, valorizzazione della commercializzazione dei prodotti agricoli, il finanziamento delle strade forestali, strade interne agli alpeggi, pozze di abbeverata, centrali a cippato e piccole reti di teleriscaldamento, percorsi per la fruizione di punti informativi e percorsi turistici, il recupero del patrimonio storico e rurale a scopo didattico, la prevenzione del rischio incendi forestale, l’acquisto di macchinari forestali e altro ancora.
“Le sensibilità dei territori sono diverse – ha detto l’assessore – per questo serve un rapporto costante. La Lombardia resta la prima regione agricola d’Italia, il bilancio regionale approvato qualche giorno fa stanzia 450 milioni di euro”.
“Abbiamo alle spalle qualche anno tributato per quanto riguarda il Gal – continua l’assessore. Abbiamo attivato subito un tavolo politico, perché periodicamente voglio vedere i presidenti e accanto un tavolo tecnico con i direttori dei Gal. Abbiamo voluto sin da subito sbloccare le risorse. Il Gal, Gruppo di Azione Locale ha una funzione di progettazione su quello che serve al territorio. Concepire il Gal solo come erogatore di un pezzo del Psr è limitativo. Abbiamo cercato di recuperare il tempo perso. Ci rendiamo conto che vi chiediamo di correre, il vostro Gal tuttavia è il primo che pubblica i bandi. Certo bisogna correre e dare la massima visibilità alle risorse che mettete a disposizione. Vi chiediamo di correre, qualche giorno fa ho voluto proporre un incentivo ai Gal che lavorano meglio. Ho voluto introdurre una clausola sulle soglie di spesa che fanno sì che nel caso in cui vi fosse un soggetto non in grado di raggiunge gli indici, c’è la possibilità di dirottare le sue risorse sui Gal più attivi premiando così quelli più bravi nella programmazione. Vorrei ricordare anche come lo sviluppo rurale sia legato all’offerta turistica. Chi viene sui nostri territori sceglie il nostro agroalimentare. Dobbiamo ragionare sempre di più in termini di filiera per la valorizzazione delle eccellenze locali”.
