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«Tanti in strada a protestare, pochi a pulire»

Protestare e scendere in strada per l’ambiente e i cambiamenti climatici: lo hanno fatto in molti, soprattutto i giovani. Forti dell’entusiasmo delle manifestazioni del 15 marzo (#FridaysForFuture), gli organizzatori della Giornata Ecologica di Rovetta quest’anno si aspettavano una buona partecipazione di pubblico. In realtà ieri pomeriggio, ancora una volta, a indossare guanti di protezione e a riempire sacchi dell’indifferenziata sono stati i soliti volontari del paese.

Gli alpini di Rovetta, di San Lorenzo, gli uomini dell’Antincendio Boschivo, il Gruppo Escursionistico Rovettese, il Gruppo Sportivo di San Lorenzo e alcuni volontari si sono dati appuntamento nel pomeriggio. Senza perdersi d’animo di fronte all’adesione, i presenti si sono dati comunque da fare. Ancora una volta non è bastata una cinquantina di sacchi per raccogliere tutto quello che è stato trovato lungo le strade. In discarica sono stati portati così oggetti di ogni tipo: copertoni, vasi, calze, bottiglie, pacchetti di sigarette, gratta e vinci, cartacce, oggetti in plastica, sacchi di immondizia e pure materiali inerti.

«Le persone che si vedono in queste manifestazioni sono sempre quelle -: afferma uno dei partecipanti -. Ma il problema non è la partecipazione: rattrista vedere tanta immondizia a bordo delle strade».

Il tema dell’adesione a queste iniziative è ricorrente: anche lo scorso anno i partecipanti alla giornata ecologica di Rovetta dicevano:”Tutti bravi su Facebook, ma poi a pulire non ci va nessuno”. E allora gli organizzatori colgono l’occasione per una chiamata alle armi (guanti e sacchetti ci sono per tutti). Chi volesse dare una mano, può segnalare la propria disponibilità contattando i gruppi che hanno aderito all’iniziativa.

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