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Consiglio comunale di Albino, le minoranze non votano per il presidente

Debutto in aula per il nuovo Consiglio comunale di Albino. La seduta d’insediamento si è svolta 17 giorni dopo le elezioni che hanno confermato sindaco Fabio Terzi, alla guida di una coalizione di centrodestra.

Dopo la convalida degli eletti e il giuramento, il primo cittadino ha presentato la squadra che lo accompagnerà (qui nomi e deleghe). Durante la seduta, comunicati anche i nomi dei capigruppo. In maggioranza, Giuliana Rottigni per la Lega, Cristiano Coltura per Civicamente Albino e Manuel Piccinini per Siamo Albino. In minoranza, la candidata sindaca sconfitta Simonetta Rinaldi guiderà il gruppo Ambiente e Beni Comuni, Giorgia Gandossi il gruppo Per Albino Progetto Civico.

Tra i punti all’ordine del giorno anche l’elezione del presidente del Consiglio comunale. La maggioranza ha proposto il nome di Marco Bianchi. Ma la scelta non è stata condivisa dai gruppi di minoranza. I motivi in una dichiarazione letta da Giorgia Gandossi: «La giurisprudenza afferma che il Presidente debba godere della “fiducia politica” da parte del Consiglio Comunale, intesa ovviamente non come adesione alla linea politica della maggioranza consiliare, ma come capacità di consentire il pieno e corretto dispiegarsi delle scelte emerse all’interno di tale Consiglio. In sintesi, deve trattarsi di un figura super partes. Noi riteniamo che tali caratteristiche non possano essere riscontrate in un soggetto che al momento detiene la carica di segretario del proprio partito (la Lega, ndr)».

Le minoranze hanno quindi chiesto che venisse proposto un altro candidato, «a garanzia di tutte le forze politiche presenti all’interno del nostro Consiglio». In caso contrario, non avrebbero partecipato alla votazione. La maggioranza non ha risposto e ha tirato dritto. «Sarò il presidente di tutti – ha detto Bianchi una volta insediato -. Mi atterrò in maniera chiara al regolamento. Qualsiasi altra parola credo sia superflua». Vicepresidente è stata eletta Giulia Pasini.

Nel corso della seduta, il sindaco ha presentato anche il documento programmatico di governo. In sostanza, le proposte che hanno accompagnato la sua candidatura alle elezioni. Il documento è stato approvato con il voto dei soli consiglieri di maggioranza. Contrarie le minoranze. «Dentro questo programma ci sono punti già visti in passato e che non sono stati realizzati», ha detto Mauro Magistrati del gruppo Per Albino Progetto Civico.  «Abbiamo un elenco di tante proposte, ma manca il come s’intende realizzarle. Inoltre non c’è una visione d’insieme: tante azioni, ma sganciate fra di loro», ha aggiunto Simonetta Rinaldi.

«Un programma significa dire ciò che si vuole fare, tracciare una linea da seguire. Se avessimo già avuto progetti e soldi in tasca, probabilmente avremmo già fatto anche le opere. Il lavoro dell’amministrazione è prendere il documento programmatico, valutarlo in maniera critica e, nel momento in cui ci saranno delle scelte da fare, confrontarsi nelle opportune sedi per riuscire a finalizzare queste proposte», ha replicato Cristiano Coltura.

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