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Ragazzi “On the Road” per strade più sicure

Dodicesima edizione per “Ragazzi on the road”, progetto educativo nato ad Antenna2 nel 2007 e poi allargatosi in ambito lombardo. In questi anni ha coinvolto circa 500 ragazzi tra over 18 delle scuole secondarie di secondo grado e studenti universitari, formandoli e educandoli sul campo a una maggiore responsabilità e consapevolezza dei rischi, soprattutto in ambito stradale, per la prevenzione e la gestione delle emergenze.

L’edizione 2019, che ha preso il via questa mattina a Palazzo Pirelli, coinvolgerà venti Comandi di Polizia locale distribuiti nelle province lombarde, in particolare Bergamo e Brescia e Milano. Gli studenti diciottenni direttamente impegnati saranno una trentina. Oltre a stare a stretto contatto con gli agenti e con gli operatori del Numero Unico d’Emergenza 112, avranno anche l’opportunità di viaggiare a bordo dei mezzi del soccorso sanitario e di entrare nelle shock room di alcuni ospedali. E quest’anno, novità assoluta, saranno direttamente coinvolti “on the road” anche alcuni genitori.

Alla presentazione, che si è aperta con un minuto di silenzio per ricordare Emanuele Anzini, il carabiniere morto la scorsa notte dopo essere stato investito da un automobilista ubriaco a Terno d’Isola, erano presenti i giovani protagonisti di questa nuova edizione, i loro genitori, molte realtà istituzionali che collaborano al progetto.

Fra gli altri, sono intervenuti i consiglieri segretari dell’Ufficio di presidenza Giovanni Malanchini e Dario Violi, i consiglieri regionali Jacopo Scandella e Paolo Franco, gli assessori regionali alla Sicurezza Riccardo De Corato e al Turismo, Marketing Territoriale e Moda Lara Magoni, il presidente dell’Associazione “Ragazzi On The Road” Giancarlo Bassi, Federico Testoni, oggi agente della Polizia locale di Sirmione e che lo scorso anno partecipò da studente all’iniziativa, rappresentanti dell’Ufficio Scolastico regionale, di Areu, dei Comuni e comandi delle Polizie locali coinvolte.

Le attività, nel rispetto della privacy, saranno ancora una volta documentate dai reporter dell’Università degli Studi di Bergamo, ove da anni è attivo un tirocinio d’eccellenza, e pubblicate sui vari social network con particolare attenzione a Instagram. I ragazzi tramite i social, prima e dopo le esperienze, diventeranno così “influencer”, racconteranno attraverso Instagram le loro stories, per trasmettere ed esprimere pensieri, opinioni ed emozioni ai propri followers.

Nel 2017 (dati Istat) in Italia sono morte 3.283 persone a causa di incidenti stradali. E la Lombardia, nel medesimo periodo, ha contato 434 vittime. Senza considerare gli invalidi permanenti e i feriti (249 mila in Italia di cui 45 mila in Lombardia). Gli incidenti sono la prima causa di mortalità tra i ragazzi e il costo sociale dei sinistri con lesioni nella sola Lombardia è stimato in quasi 3 miliardi di euro.

«Sono numeri agghiaccianti – ha sottolineato in un messaggio il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi – che delineano un’incidentalità, fortunatamente in calo, che va combattuta attraverso un approccio di azioni coordinate che, se da un lato devono prevedere investimenti mirati sulle infrastrutture, dall’altro devono puntare sulla prevenzione. Occorre accompagnare gli interventi per la messa in sicurezza delle strade con percorsi di educazione all’utilizzo consapevole dei veicoli soprattutto tra i più giovani. Pertanto l’iniziativa di “Ragazzi On The Road” va assolutamente nella direzione giusta e trova il nostro convinto sostegno».

«Questa iniziativa – ha detto Giovanni Malanchini – insegna ai ragazzi il rispetto delle istituzioni e soprattutto di chi mette a rischio la propria vita per la sicurezza degli altri.  Progetti come questo si inseriscono in quelle piccole buone pratiche che nascono dai territori e hanno il grande merito di aprire il dibattito anche sull’importanza di rilanciare il servizio civile del nostro Paese. Questo percorso si inserisce a pieno titolo in quello che normalmente definiamo educazione alla legalità, la cui efficacia passa dal tenere comportamenti corretti non per il timore della sanzione ma perché si comprende davvero che il rispetto delle regole conviene sia individualmente che a beneficio di tutta la società. Solo seguendo le regole si può vivere tutti meglio e in sicurezza».

«Questa esperienza – ha aggiunto Dario Violi – riveste un significato particolarmente importante dal punto di vista socio-educativo. In questo modo ai ragazzi si trasmette infatti la cultura della legalità insegnando loro cosa fanno gli uomini in divisa e il valore di chi lavora per la comunità. Mi auguro pertanto che il progetto possa ampliarsi ulteriormente, coinvolgendo sempre più Comuni e studenti».

Jacopo Scandella ha ricordato la sua esperienza a Ragazzi on the road e ha invitato Giunta e Consiglio, già nella prossima sessione di bilancio, a reperire le risorse per promuovere e diffondere questa iniziativa. L’assessore De Corato ha assicurato che la Giunta sta cercando i fondi per sostenere questi progetti educativi e formativi e che l’intenzione è quella di proporre al Governo di utilizzare questa iniziativa facendola rientrare tra le forme di servizio civile obbligatorio. Per l’assessore Magoni, la legalità e il rispetto delle regole devono diventare ‘una moda’. «Oggi – ha osservato – vedo tanti giovani che saranno gli uomini di domani. Non si può che apprezzare il loro desiderio di mettersi alla prova e di fare qualcosa di importante per il territorio e i cittadini».

Quest’anno, oltre alla Polizia Locale di Milano, hanno formalmente già aderito i Comuni e Comandi di Polizia Locale di Treviglio, Dalmine, Alzano Lombardo, Treviolo, Scanzorosciate, Arzago d’Adda, Casirate d’Adda, Calvenzano, Orio al Serio, Zogno, Brignano Gera d’Adda, Clusone, Spirano, Desenzano del Garda, Rovato, Sirmione, Cazzago San Martino, Trezzo sull’Adda. Importante le presenze di sindaci, autorità e istituzioni che collaborano al progetto tra cui Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Areu. Significativa anche la scelta dell’Associazione “Tutti con Teo” che, attraverso il progetto, ha deciso di schierare “on the road” un amico di Matteo Milani, il ragazzo morto tragicamente in moto il 22 luglio dello scorso anno: un modo per ricordare il giovane motociclista bergamasco.

Il presidente dell’associazione “Ragazzi On the Road” Giancarlo Bassi  ha concluso la mattinata sottolineando: «E’ come un vaccino, bisogna entrare in contatto con il “virus” per imparare a combatterlo. Il progetto è un’esperienza rivoluzionaria, vissuta senza filtri con l’obiettivo di riflettere, lasciarsi sconvolgere dalla realtà più cruda per acquisire consapevolezza e cambiare per crescere. Insomma, lo stesso spirito che dodici anni fa aveva spronato l’allora giornalista Alessandro Invernici e l’agente di Polizia Locale Giuseppe Fuschino a inaugurare la storia e l’efficacia di Ragazzi On The Road».

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