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Una scuola su tre rischia di rimanere senza preside

Una scuola su tre, a Bergamo, nel prossimo anno scolastico, rischia di rimanere
senza preside.

La recente sentenza del Tar del Lazio che ha annullato il concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici rischia di infierire un altro duro colpo alla scuola, compresa quella Bergamasca. Infatti, il rischio concreto è di avere, nella provincia orobica, almeno 40 scuole su 140 senza un dirigente scolastico titolare. La CISL Scuola, a livello nazionale, si è costituita in giudizio per difendere la legittimità della procedura .

“Non possiamo permettere che le scuole siano prive di dirigenti – dice Salvo Inglima, segretario generale CISL Scuola Bergamo -, sarebbe una situazione che creerebbe ripercussioni sulla intera qualità del sistema scolastico. Siamo convinti che occorra una maggiore appetibilità, non solo in termini economici, della professione docente per i giovani laureati bergamaschi. Solo in questo modo si possono superare le consuete criticità della mancanza di docenti”.

Per quanto concerne la mobilità dei docenti, CISL Scuola avverte che a Bergamo
“l’esodo verso il sud è in linea con il trend degli ultimi anni. “Restano le ataviche
criticità della mancanza di docenti, soprattutto di sostegno, e per questi motivi si
chiede di dare urgente attuazione all’intesa firmata con il ministro Bussetti sulla
stabilizzazione dei precari con almeno 36 mesi di servizio”.

A settembre, l’anno scolastico partirà nelle scuole orobiche con un terzo circa dei docenti precario, con molte differenze tra una disciplina e l’altra; le graduatorie da cui pescare i docenti di sostegno sono da tempo esaurite, mentre una panoramica forse più attendibile si potrà avere dopo il 9 luglio, quando si apriranno le procedure per le assegnazioni provvisorie, cioè incarichi per un solo anno.

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