Ci sono amici a quattro zampe che hanno la fortuna di restare sempre accanto al loro padrone. In alcuni casi invece purtroppo per vari motivi i cani finiscono in strutture in attesa di essere adottati. Altri ancora che diventano memorabili condividendo il cammino di tante persone.
È il caso di Poldo, protagonista di una copertina di un cd e di una canzone del Bepi oltre che simbolo della raccolta fondi promossa con i concerti estivi presso il prato del Canile Consortile di Colzate, i “Poldo day appunto”.
Poldo purtroppo se ne è andato questa mattina, sconfitto da un male per cui non c’è stato nulla da fare. La sua è una storia molto particolare: una volta giunto al Canile della Valle Seriana aveva scelto questo luogo come la sua nuova casa. Era stato infatti adottato, ma l’allontanamento dal canile si trasformava in una sofferenza, tanto che ogni volta era stato riportato indietro. «Stava bene al Canile di Colzate – racconta Rina Abbadini – aveva legato anche con alcuni cani, in particolare con una cagnolina, Maya».
Significativo il post che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook il Bepi.
Ciao Poldo…
La tua incredibile voglia di libertà che paradossalmente trovava la sua migliore essenza tra le “mura” di un canile (quello di Colzate) resterà nel ricordo di tutti i volontari che ti hanno conosciuto.
Di quel posto sei stato il simbolo, per anni.
La canzone a te dedicata, che portava semplicemente il tuo nome, ti regalerà, almeno potenzialmente, un po’ di immortalità.
Così spero io, così sperano i Prismas e le Erbe Blö che la incisero nel 2015, così spera la Rina che, grazie a te, finì pure lei nel testo della canzone!
Sappi che noi continueremo a suonarla e a cantarla, ogni volta che servirà, e tu continuerai a mostrarci il dito medio, come hai fatto sempre, “perché commuoversi non è da veri rocker”…
“My name is Poldo, ma ardìm mia a mé
Tüì sö chèl ca ülì, ma ülìga bé”
