Il fenomeno migratorio orobico continua a evolvere e si aggiorna anche L’Ente dei Bergamaschi nel Mondo.
Al centro del rinnovamento per prima cosa la costituzione di un nuovo consiglio di amministrazione dell’Ente. In squadra con il presidente Carlo Personeni figurano il vicepresidente Duilio Baggi (presidente della Banca BCC Bergamo e Valli) e i consiglieri Valerio Bettoni (già presidente della Provincia di Bergamo e attuale presidente dell’Aci Bergamo) e Roberto Facchinetti (presidente della Comunità Montana della Valle Imagna).
“La composizione è cambiata completamente – afferma Personeni -. Abbiamo allargato il coinvolgimento al mondo dell’imprenditoria (con la presenza della Banca) e al tempo stesso anche al settore pubblico“.
E le sfide per l’Ente non mancano, considerando l’inarrestabile crescita del fenomeno: i bergamaschi all’estero sono sempre di più, 55.877 (3.781 in più rispetto allo scorso anno).
“Questo è un numero che dovrebbe fare riflettere – continua Personeni -. Non riguarda solo i giovani che dopo la scuola e o l’università cercano prospettive di crescita oltre confine. Ci sono casi di padri di famiglia, di persone che ci chiedono un aiuto nel trovare qualcosa da fare all’estero per avere un reddito con cui potere andare avanti”.
I dati Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) sono indicativi. Qualcuno tuttavia sicuramente sfugge dalle statistiche. “Ci sono persone che non si iscrivono perché non conoscono l’Aire o pensano di rientrare poco dopo. È indicativo inoltre il fatto che la nostra sia la terza provincia in Lombardia per la percentuale di cittadini all’estero. Davanti a noi ci sono Como e Varese, ma parliamo di territori vicini alla Svizzera”.
Anche i circoli e le delegazioni all’estero stanno vivendo una fase di aggiornamento. Per loro la sfida più grande è coinvolgere le nuove generazioni.
Trasferirsi all’estero non è comunque una passeggiata. “La maggior parte dei nostri giovani oggi conosce una lingua – aggiunge il presidente dell’Ente -. Quando sono partiti tuttavia restano sempre degli stranieri. L’inizio non è semplice e per avere un reddito bisogna adeguarsi anche ad attività ben sotto le aspettative. Ci sono mete che esercitano sempre un certo fascino (ne è un esempio l’Australia), ma le condizioni per restare non sono semplici e non esenti da sacrifici. Tuttavia i nostri bergamaschi sono capaci di fare emergere le doti che ci caratterizzano come impegno, correttezza e dedizione al lavoro”.
Resta la preoccupazione per la Brexit
“Una situazione che può creare problemi soprattutto a chi è nel Regno Unito da meno di 5 anni e a chi ha una situazione meno stabile. La prospettiva della Brexit proietta un quadro di maggiore complessità burocratica per i nostri bergamaschi, studenti compresi”.