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Soggetti deboli e minori, l’aeroporto vuole essere per tutti

Garantire il il diritto alla mobilità dei soggetti deboli e dei minori. Questo il tema del seminario promosso venerdì 10 gennaio da Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Bergamo, in collaborazione con l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac). Un appuntamento che ha permesso di fare il punto sulla gestione dei passeggeri a ridotta mobilità e l’esperienza maturata nell’applicazione del protocollo autismo all’aeroporto di Milano Bergamo.

Sono stati 60 mila i passeggeri a ridotta mobilità assistiti allo scalo bergamasco nel 2019, numero raddoppiato negli ultimi cinque anni. Il dato emerge dal bilancio del servizio “Sala Amica” redatto da Sacbo. All’aeroporto di Bergamo in media ogni giorno 160 passeggeri in partenza e in arrivo ricevono assistenza per l’imbarco e lo sbarco con Ambulift. Nel terzo aeroporto italiano per movimenti passeggeri, uno ogni 115 tra coloro che partono necessita di assistenza.

«È importante andare oltre gli obblighi assegnati al gestore aeroportuale – ha dichiarato Giovanni Sanga, presidente di Sacbo – affinché il passeggero a ridotta mobilità, sia che viva una forma di disabilità permanente, sia una situazione momentanea tale da richiedere assistenza, maturi una esperienza positiva di accoglienza e venga agevolato nei vari passaggi e goda dei servizi a disposizione dell’utenza aeroportuale».

«L’apertura della nuova ala est dell’aerostazione, prevista il prossimo mese di aprile, consentirà di dedicare alla Sala Amica uno spazio ancora più ampio e confortevole, ricavato laddove è collocata la airside Vip Lounge, al primo piano del terminal partenze – ha aggiunto Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo –. Una soluzione che permetterà ai passeggeri a ridotta mobilità di essere a diretto contatto con l’ambiente dell’aerostazione».

Il capitolo dell’assistenza ai passeggeri a ridotta mobilità all’Aeroporto di Milano Bergamo ha incontrato il giudizio positivo di Monica Piccirillo, direttore aeroporti Lombardia di Enac. Piccirillo ha apprezzato il confronto costante di Sacbo con le associazioni rappresentative delle categorie di invalidi, dall’Anmic all’Unione Italiana Ciechi e all’Ente Sordomuti, fino alle associazioni dei soggetti autistici, il cui livello di assistenza è oggetto di uno specifico protocollo adottato in primis dallo scalo bergamasco.

A quest’ultimo aspetto è stato dedicato l’intervento di Aldo Vignati, responsabile qualità e rapporti con l’utenza di Sacbo. «L’autismo, che fino a ieri rappresentava un impedimento ad affrontare il viaggio in aereo, viene gestito attraverso guide visive e un percorso di familiarizzazione con gli itinerari di partenza e di arrivo nella struttura aeroportuale, offrendo in tal modo l’opportunità di volare a quei soggetti che rivelano la propria propensione a vivere questa esperienza con i proprio familiari e accompagnatori».

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