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Emergenza Coronavirus, limitazioni alle visite nelle case di riposo

Stop alle visite o l’invito a limitarle allo stretto necessario. Le case di riposo del nostro territorio adottano le dovute misure per fronteggiare l’emergenza coronavirus. L’obiettivo è soprattutto tutelare i soggetti fragili ospitati all’interno delle strutture.

All’ingresso della Fondazione “Cecilia Caccia in Del Negro” di Gandino è stato affisso un avviso dal titolo eloquente: “Divieto di ingresso in tutti i locali della rsa a parenti, volontari e visitatori fino a nuove disposizioni”. «Vogliamo partecipare a questo tempo di incertezza e fragilità adeguandoci alle direttive comuni – si legge nel testo -. Abbiamo fiducia che quello che ci sembra di perdere ora sarà recuperato in nuovi modi e creativi appena possibile e speriamo che questo tempo sia occasione per imparare a stare desti e vigilanti, fragili, ma senza paure». 

Analogo avviso all’ingresso di Casa Serena a Leffe: «A causa del diffondersi di casi di coronavirus in valle e data la fragilità dei nostri ospiti, si avvisano i familiari, i volontari, assistenti personali e utenti esterni di evitare prudenzialmente l’ingresso in struttura fino a data da destinarsi».

Alla Fondazione Sant’Andrea di Clusone l’accesso ai parenti è limitato «ai casi di stretta necessità, consentito solo nella fascia oraria del pranzo e della cena in numero non superiore ad uno per paziente». Sono stati inoltre sospesi tutti gli eventi di gruppo e le attività aggregative che prevedono l’accesso di persone dall’esterno, così come è sospeso l’accesso ai volontari e il servizio di riabilitazione per gli utenti esterni.

Sono stati sospesi anche tutti gli eventi, dalle messe alle feste di carnevale. Anche alla Fondazione Honegger di Albino è stato chiesto a parenti e volontari di non accedere alla struttura. Questo l’avviso esposto all’esterno: «Considerata l’emergenza sanitaria in corso e la fragilità dei nostri residenti, si raccomanda di evitare gli accessi in Fondazione (sia nei reparti che nelle zone comuni). Siamo certi che comprendiate l’attuale necessità di adottare tali misure di sicurezza al fine di tutelare la salute dei residenti e degli operatori che ogni giorno lavorano con responsabilità all’interno delle nostre strutture». È stato chiuso anche il Centro diurno integrato.

A Gazzaniga, Gromo, Cene e Ardesio l’accesso è limitato a un parente per ospite fino a un massimo di tre contemporaneamente dotati di guanti e mascherina. Sospesi gli eventi e le attività aggregative, così come l’accesso dei volontari.

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