FeaturedNotizie

Semaforo di Colzate, «si ingigantisce la pagliuzza e non si vede la trave»

Non accenna a spegnersi il dibattito sul semaforo fra Casnigo e Colzate, lungo la provinciale della Val Seriana. Come vi abbiamo già raccontato in precedenti articoli, parecchi automobilisti ne chiedono l’eliminazione. (così come Fratelli d’Italia). La Provincia di Bergamo sta valutando l’ipotesi e anche i sindaci hanno detto la loro.

Non tutti, però, vedono di buon occhio la rimozione dell’impianto. Abbiamo ricevuto una lettera di un cittadino di Colzate che porta il punto di vista di chi abita in zona. «Mi sembra – scrive – che si stia enormemente ingigantendo la pagliuzza e non si veda la trave». E aggiunge: «Il vero problema è capire perché si formano le code e la risposta che mi sono dato dopo un’esperienza di 40 anni guidando in Europa è: la presenza di più autovetture nello stesso momento in arterie con l’incapacità di assorbire il flusso automobilistico».

«La conferma che non è il semaforo la causa – prosegue la lettera – è poi facilmente constatabile osservando che nei giorni prefestivi e festivi quando il semaforo già da molto tempo non è in funzione, le auto che rientrano sono in coda continua fino a Bergamo, quindi si chiede di eliminare quello che pur già eliminato da tempo, non risolve minimamente il problema».

Di seguito il testo integrale:

Sono un semplice cittadino di Colzate e scrivo in merito ai vari articoli pubblicati sulla richiesta di eliminare il semaforo sulla provinciale al ponte che immette in Colzate/Vertova.

Non sono assolutamente d’accordo sulla imposizione di eliminare la possibilità di immettersi sulla provinciale in direzione Clusone con lo scopo di eliminare le code che il blocco “ingiustificato” crea “ai pendolari e turisti che scendono o che si devono recare in Alta Valle”.

Mi sembra che si stia enormemente ingigantendo la pagliuzza e non si veda la trave.

Mi scusino tutti i richiedenti e firmatari della richiesta, ma secondo me il vero problema è capire perché si formano le code e la risposta che mi sono dato dopo un’esperienza di 40 anni guidando in Europa è: la presenza di più autovetture nello stesso momento in arterie con l’incapacità di assorbire il flusso automobilistico.

La conferma che non è il semaforo la causa è poi facilmente constatabile osservando che nei giorni prefestivi e festivi quando il semaforo già da molto tempo non è in funzione, le auto che rientrano sono in coda continua fino a Bergamo, quindi si chiede di eliminare quello che pur già eliminato da tempo, non risolve minimamente il problema.

Consideriamo poi che il traffico dei turisti verso l’alta valle è diluito fra il venerdì pomeriggio, sabato e domenica mattina, mentre il rientro è per il 90% solo la domenica pomeriggio, è naturale il formarsi di code.

L’ulteriore conferma è data anche dal fatto che lo stesso tragitto in orari diversi da quelli di punta, si percorre senza nessun intoppo anche con il semaforo in funzione.

La conseguenza dell’eliminazione del semaforo per noi Colzatesi e alcuni abitanti di Vertova che gravitano su Colzate è quella di dover utilizzare la rotatoria di Vertova, quindi percorrere alcuni chilometri in più con l’obbligo di dare la precedenza comunque a chi proviene da Clusone ed è facilmente intuibile come nei momenti di grande flusso, come peraltro capita tutti i giorni, dobbiamo aspettare che arrivino da Bergamo auto che entrino verso Vertova bloccando il traffico da Clusone per poterci immettere sulla rotatoria e vorrei proprio capire perché il nostro tempo perso valga meno degli altri.

Rimane poi il fatto che la richiesta tende (forse) a risolvere un problema agli automobilisti in transito ma contemporaneamente ne crea un altro a noi abitanti del luogo e se da una parte vi sono dei legittimi diritti di percorrere nel più breve tempo possibile il tratto incriminato, ritengo che anche per noi esiste il diritto di poter andare verso Clusone in sicurezza magari per andare a lavorare, a sostenere visite ed esami e a trovare famigliari presso l’ospedale di Piario o anche noi come turisti visto che questi stanno molto a cuore alle persone dell’alta valle, quindi ora occorre stabilire chi ha più diritti ed osservando quello che accade tutti i giorni, togliere il semaforo non risolve il problema ma eventualmente diminuisce di qualche minuto la coda che puntualmente si ricrea qualche centinaio di metri più avanti mentre costringerebbe però molte persone ad aumentare per sempre la strada, perdendo ogni diritto di precedenza e restando in balia del caso.

Considerando poi che anche tanti di noi sono pendolari quando andiamo verso Bergamo, resta da capire perché alcuni minuti di attesa siamo così fondamentali da evitare (la pagliuzza) quando il tempo per percorrere pochi chilometri in certi orari di punta serve oltre un’ora (la trave) da Colzate.

Forse qualcuno ritiene che siamo cittadini di serie B e i diritti li possono reclamare solo quelli di serie A (Alta Valle)?

Seguendo questa logica, mi aspetto che il passo successivo sarà quello di pretendere che agli abitanti della media Valle Seriana venga impedito di immettersi sulla Provinciale visto che creano colonna chiudendo l’immissione dalla Val Gandino, Rova, Cene Sud, Albino, Nembro, Alzano, Ranica, Pedrengo (come rilevato alcune settimane fa).

La sola vera soluzione che vedo, è ottenere la costruzione di una VERA strada a scorrimento veloce magari a più corsie che parta da Clusone verso Bergamo, sempre che poi risolvano il problema di ricezione del traffico nelle strade a valle, ma fino ad allora, chiedo che ognuno si preoccupi dei propri diritti ma rispettando quelli degli altri anche se sono in minoranza e soprattutto se questa situazione non è dovuta a loro colpe specifiche ma solo per aver deciso di vivere a Colzate o Vertova, accettandone pregi e difetti.

Cordiali saluti.

Un cittadino di Colzate

Condividi su:
Categorie: Featured, Notizie

Continua a leggere

Guida in stato d’ebbrezza, i carabinieri ritirano tre patenti
All’Osservatorio di Ganda un San Valentino sotto le stelle