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Decreto Coronavirus, controlli dei carabinieri: ancora denunce

Continuano i controlli dei carabinieri del Comando provinciale di Bergamo per far rispettare il decreto Coronavirus del 9 marzo. Purtroppo scattano ancora anche le denunce. 

Domenica 15 marzo sono stati controllati oltre 30 esercizi commerciali ed oltre 500 persone, le cui autodichiarazioni, successivamente sottoposte ad attenta verifica, hanno fatto scattare 54 denunce ai sensi dell’art 650 del codice penale, nei confronti di persone che hanno fornito delle informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare la propria mobilità. Talvolta dando anche giustificazioni alquanto fantasiose.

Ad esempio, un operaio di 39 anni residente a Casirate d’Adda, fermato alle 23,30 da una pattuglia dei Carabinieri di Treviglio a Dalmine, ha candidamente riferito di trovarsi lì per andare dalla fidanzata. Tre ragazzi di Pianico, invece, sono stati fermati alle 14,30 in auto a Costa Volpino mentre giravano alla ricerca di un bar fronte-lago per prendere un caffè godendo del panorama. Un 47enne di Zogno è stato fermato alla guida della propria autovettura a Villa d’Almè e ai Carabinieri ha riferito che andava a comprare delle sigarette, quando nel comune di Zogno sono presenti distributori automatici di tabacchi funzionanti e riforniti.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo però, oltre a far rispettare le leggi volte alla salvaguardia della salute di ogni cittadino, forniscono supporto a quelle strutture come le farmacie. I militari dell’Arma hanno provveduto a far giungere presso le abitazioni di alcuni cittadini che ne avevano bisogno, bombole di ossigeno ad uso sanitario, che per oggettive difficoltà non sarebbero potute essere consegnate in tempi rapidi. Hanno così di fornito un sollievo ed un aiuto concreto al benessere di quelle persone che, oggi più che in altri periodi, sono da tutelare e difendere, gli anziani e tutti coloro non sono autosufficienti.

«Ultima ma non meno importante, è la considerazione che, i Carabinieri sono e saranno sempre al fianco del cittadino anche solo attraverso lo scambio di due parole, anche nel paesino più piccolo, in cui a volte una panchina, in una piazza deserta, sembra essere l’unica “amica” a cui confidare problemi e preoccupazioni», sottolinea in un comunicato l’Arma.

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