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Maschere da snorkeling anche per l’ospedale di Piario

Le maschere per gli amanti dello snorkeling che diventano sistemi per permettere la respirazione dei malati di Covid-19. Anche in Alta Valle Seriana la soluzione è stata presa in considerazione e diverse realtà si sono subito messe in moto per cercare di renderla disponibile anche ai presidi locali. 

Così un’azienda nel settore delle incisioni laser di precisione, la ML Engraving di Onore, ha effettuato una prova stampando una delle valvole che servono per trasformare la maschera da sub, mentre altri soggetti si sono messi in moto per recuperare le maschere.

Gli ingredienti sono gli stessi già impiegati in altri presidi ospedalieri: la maschera da snorkeling Easybreath della Decathlon e la valvola sviluppata e brevettata dalla bresciana Isinnova S.r.l..

I test

«Tutto è iniziato da un messaggio di un’ostetrica dell’ospedale di Piario – racconta Andrea Lodetti della ML Engraving – che mi chiedeva se avevamo in azienda una stampante 3d con cui provare a stampare le valvole messe a punto a Brescia. Sono andato sul sito dell’azienda, che ha reso pubblici e disponibili i disegni. Ho quindi sentito il nostro responsabile di ricerca e sviluppo Paolo Giudici e abbiamo messo al lavoro (da casa) i nostri tecnici. Dopo qualche giorno di messa a punto abbiamo stampato e portato in ospedale a Piario il prototipo. Ieri sono state effettuate le prove. Il sistema funziona».

 La disponibilità delle maschere da snorkeling

«Abbiamo quindi cercato di recuperare qualche maschera – continua Lodetti -. Sappiamo che Decathlon ne ha donate 10.000 alla Protezione Civile, ma abbiamo tentato di accorciare i tempi di consegna cercandone alcune direttamente sul territorio. Grazie a un appello diffuso su Facebook, a cui hanno riposto alpini, sindaci e la Protezione Civile di Clusone, abbiamo raccolto circa 150 maschere. Noi come azienda ne abbiamo acquistate 25 (anche se al momento si trovano in un magazzino a Milano e dovrebbero arrivare lunedì)».  

 La stampa delle valvole

«La stampa delle valvole richiede tre cose – conclude Lodetti -: tempo, stampanti e materiale. Per accorciare i tempi abbiamo cercato persone con stampanti 3d e grazie alle disponibilità che abbiamo raccolto pensiamo di stamparle tutte entro 3-4 giorni. Un altro tema è quello del materiale necessario per la stampa. Stiamo sollecitando i fornitori. Al momento non vogliamo però lanciare altri appelli. Pensiamo di riuscire a realizzare circa 150 kit e donarli presto all’ospedale di Piario». 

Soddisfacente (per ora) il numero di maschere raccolto, anche perché sembra si possano sanificare. Più forte invece la necessità di valvole in quanto a ogni paziente vengono cambiate. Chi avesse stampanti 3d o materiale per la stampa può contattare paolo.giudici@mlengraving.com. Il consiglio è quello di contattare l’azienda per verificare necessità e modalità di stampa.

Il commento del Sindaco di Onore

«In poco tempo da quando siamo stati attivati da alcuni imprenditori onoresi che si sono messi a disposizione per la produzione delle valvole – afferma il sindaco Michele Schiavi – con la Protezione Civile Città di Clusone ne abbiamo recuperate 15 in meno di 24 ore. Sono già state consegnate all’ospedale. La prossima settimana ML Engraving ne consegnerà altre 25. Nel frattempo l’azienda ha già realizzato una rete per continuare a stampare la valvole. Grazie a tutti: è un grandissimo e bellissimo lavoro di squadra!».

I ringraziamenti dell’ASST Bergamo Est

«Le maschere necessitano di una nostra modifica per via del posizionamento della valvola – afferma il dott. Stefano Bonazzi, direttore del Servizio di Anestesia e Rianimazione degli ospedali di Piario e Lovere – e poi sono utilizzabili per la ventilazione. Nella maschera si crea una pressione positiva di circa 10 cm di H2O e così favorisce la respirazione del paziente. Ieri pomeriggio abbiamo posizionato a Piario la prima e il paziente ha avuto subito beneficio». «Grazie a questa intuizione geniale – affermano dalla direzione aziendale – abbiamo la possibilità di garantire ai pazienti un dispositivo utile e veramente efficace. Un ringraziamento di vero cuore a tutti coloro che ne hanno consentito la realizzazione».

L’ospedale di Piario

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