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70 anni per la Cisl di Bergamo

I primi 70 anni, alla vigilia del Primo Maggio più triste e strano della storia recente.

CISL Bergamo si appresta a festeggiare due avvenimenti importanti nell’era e nell’epicentro del Coronavirus: innanzitutto la festa del lavoro senza bandiere, senza corteo e senza discorsi dal palco sarà un ricordo indelebile per tutti quelli che hanno il sindacalismo nel cuore.

Poi il compleanno: come per tutti, anche la CISL celebrerà senza feste e senza invitati…niente male per un’associazione che è nata e cresciuta in mezzo e per la gente.

Sono passati settant’anni dal discorso di Giulio Pastore al Teatro Adriano il 30 aprile 1950, il giorno della fondazione della CISL, un avvenimento che ha segnato il percorso del movimento sindacale e le relazioni industriali nel nostro Paese. Oggi celebriamo questo nostro Anniversario in un momento grave e difficile, alla vigilia di un Primo Maggio che, nonostante l’assenza di cortei e manifestazioni di piazza, sarà un segnale di forte unità, di solidarietà e di speranza per tutto il mondo del lavoro”. Francesco Corna, segretario generale CISL Bergamo, sintetizza così lo stato d’animo di tutto il sindacato di via Carnovali.

La CISL a Bergamo ha segnato profondamente la storia e il tessuto economico, sociale e politico di questo territorio: ha saputo fornire risposte a problemi, trovare soluzioni che proteggessero il tenore di vita delle persone e aiutassero a crescere il livello delle industrie e dell’imprenditoria in genere; ha fatto crescere e regalato al sindacalismo italiano figure di assoluto valore e spicco. E adesso, speriamo il prima possibile, sarà decisiva in questa nuova “ricostruzione” del Paese: bisognerà siglare accordi innovativi con le aziende per cambiare radicalmente il modo di produrre, riorganizzare il lavoro e gli orari, diffondere lo smart working, utilizzare le nuove tecnologie in tutti i settori per salvaguardare la salute delle persone, senza danneggiare la qualità e la produttività. Noi ci saremo, come ci siamo da 70 anni”.

Una storia impegnativa e consistente -, dice lo storico Giovanni Gregorini in un video prodotto per l’occasione. La storia della CISL bergamasca è radicata in una storia più complessa, quella di un cristianesimo sociale che viene da molto lontano. L’esperienza del solidarismo e del “mutuo soccorso” in provincia ha dato spunti alla caratterizzazione del sindacalismo nazionale. Lo sciopero di Ranica, l’esperienza della CIL chiusa dal regime fascista, lo straordinario attivismo dei primi sindacalisti cattolici fino allo scioglimento della Libera CGIL che ha dato vita alla CISL hanno scritto una storia carica di insegnamenti per affrontare le nuove sfide del mondo del lavoro e portatrice di una rinnovata progettualità per rispondere ai cambiamenti sociali

La CISL a Bergamo ha sempre cercato di incontrare lavoro e lavoratori sul territorio e sempre di più in un contesto di cambiamento: da qui è scaturita la forza della sua rappresentanza nelle fabbriche e nella società, maturando una sensibilità per le riforme sociali”.

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