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Dal “Valle Seriana” di Gazzaniga computer a casa degli studenti

In questo periodo di emergenza, le scuole si sono organizzate con la didattica a distanza. Sono state messe in campo lezioni online: studenti e insegnanti a casa, collegati tra loro grazie a internet. Ma a volte nascono problemi: non tutti hanno la tecnologia adeguata per poter seguire le lezioni dalla propria abitazione.

In questi giorni, l’Isiss “Valle Seriana” di Gazzaniga è venuto incontro a 35 suoi studenti (su un totale di oltre 1300) portando a casa loro altrettanti computer portatili. «Dopo un primo periodo di didattica a distanza – spiega Alessio Masserini, dirigente scolastico del “Valle Seriana” -, con gli insegnanti abbiamo fatto il punto della situazione cercando di capire se c’erano delle criticità e come si potevano risolvere. Dal monitoraggio è emersa la situazione di questi studenti che avevano problemi, vuoi perché sprovvisti di un computer con la webcam oppure perché costretti connettersi con lo smartphone. Abbiamo così deciso di far recapitare a casa loro computer della scuola, che potessero utilizzare per tutte le attività didattiche».

I 35 notebook sono stati consegnati in diversi paesi della media e dell’alta Val Seriana. «Fondamentale – prosegue Masserini – è stata la cooperazione di Comuni, forze dell’ordine, come i carabinieri di Fiorano al Serio, gruppi di Protezione civile e Soccorso alpino. Con il loro supporto è stato possibile far arrivare i computer nelle abitazioni degli studenti. Ringraziamo tutti per la collaborazione dimostrata in questo momento difficile e impegnativo per tutti».

Il dirigente del “Valle Seriana” fa anche il punto sulla didattica a distanza. «Insegnanti e studenti stanno lavorando molto bene – sottolinea -. Le lezioni sono calendarizzate e si riesce a seguire grosso modo l’orario settimanale. In una situazione di emergenza, con molte difficoltà, gli insegnanti hanno saputo mettere in campo nuove potenzialità e competenze. Abbiamo creato anche un gruppo di docenti che offre supporto per eventuali problemi tecnici. La scuola è andata avanti, anche se naturalmente manca molto l’aspetto umano, relazionale, che speriamo di ritrovare al più presto».

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