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«Restate a casa», ma c’è chi va dalla parrucchiera o beve in compagnia

“Restate a casa!” è l’invito che continua ad essere ripetuto in queste settimane. Il distanziamento sociale è strumento fondamentale per contrastare in maniera efficace la pandemia da Coronavirus.  Purtroppo molti (troppi) anche in Valle Seriana non hanno compreso fino in fondo la necessità di attenersi con scrupolo alle disposizioni, rendendo necessari a più riprese i controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di Clusone.

«I controlli hanno riguardato innanzitutto il flusso veicolare, non soltanto lungo la strada provinciale ma anche nelle diramazioni verso i paesi – spiega il comandante di Compagnia, capitano Daniele Falcucci -. Insieme a tante persone che lavorano quotidianamente per combattere l’epidemia negli ospedali e per mantenere adeguato il livello dei servizi alla popolazione, c’è purtroppo chi non ottempera alla necessità di restare presso il proprio domicilio con scuse banali e pretestuose, che abbiamo necessariamente sanzionato».

In Valle Seriana, solo negli ultimi giorni che precedono la Pasqua, si stimano in almeno cinquecento i controlli effettuati, con diverse decine di contravvenzioni da centinaia di euro ciascuna. «Non si tratta di mano pesante o eccessiva rigidità – aggiunge Falcucci – quanto di interventi che hanno lo scopo di salvaguardare la salute di tutti, scoraggiando da subito comportamenti irresponsabili».

Ovunque i militari dell’Arma hanno provveduto a controlli capillari anche nei centri storici, rilevando non poche infrazioni, con autocertificazioni mancanti o non veritiere. Una trentina di infrazioni hanno riguardato per esempio la Val Gandino, dove sono attivi i militari della caserma di Gandino, guidati dal maresciallo capo Francesco Ciaco. La casistica è delle più varie, e ci sarebbe quasi da sorridere se non si trattasse di violazioni gravi e irresponsabili.

Nei giorni scorsi, ad esempio, una residente di Gandino è stata multata a Leffe, poiché fermata in auto con il figlio da una pattuglia appostata da tempo all’imbocco di un vicolo a fondo chiuso. L’insolito transito ha insospettito i carabinieri che dalla verifica documenti e da successivi accertamenti hanno rilevato come la signora fosse stata accompagnata nel comune vicino per recarsi nell’abitazione privata di una pettinatrice professionista, con relativa acconciatura evidentemente abusiva.

In un altro caso i militari hanno rinvenuto due persone intente a degustare un aperitivo all’interno di un bar-edicola che, a rigor di decreto, doveva soltanto vendere giornali. Sono scattate contravvenzione e sospensione provvisoria della licenza. A Leffe alcuni giovani avevano organizzato un ritrovo clandestino per consumare in compagnia alcoolici e birra, mentre un altro cittadino è stato fermato in auto per un controllo e non ha fornito una ragione valida per il suo spostamento. Con un controllo più accurato è stato trovato in possesso di due grammi di marijuana e denunciato per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Nel fine settimana di Pasqua l’attività di controllo si farà ancora più intensa, soprattutto lungo la provinciale, per evitare che molti provino a raggiungere comunque le località di villeggiatura e le seconde case. Un allarme lanciato da molti cittadini e dalla Comunità Montana, che riguarda anche le località montane della Media Valle, dove ancora vi sarebbero escursionisti occasionali lungo i sentieri o addirittura lungo la Pista Ciclabile, formalmente chiusa.

«L’invito categorico in questa fase cruciale – conclude il capitano Daniele Falcucci – resta uno soltanto: restate a casa! E’ il modo migliore per trascorrere una Buona Pasqua».

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