Mario Caponetto se lo ricorderanno in tanti. Difficile dimenticarlo, per chi l’ha conosciuto. Non solo perché grazie a lui hanno imparato a guidare tantissimi automobilisti dell’alta Val Seriana e non solo, ma anche per quel suo carattere gioviale, sempre positivo, capace di entrare in sintonia con qualsiasi persona incontrasse.
Si è spento nella notte fra venerdì e sabato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Aveva 81 anni e abitava a Gorno. Era arrivato in Val del Riso dalla Sicilia. Originario di Belpasso, in provincia di Catania, si era trasferito nel nord Italia da giovane. Per qualche tempo aveva abitato a Rho, nel milanese, svolgendo diversi lavori. Aveva quindi iniziato a fare il camionista, viaggiando in Italia e in Europa. Per lavoro frequentava spesso anche la Val del Riso e a Gorno conobbe la moglie, Luigina Longa, la cui famiglia gestiva un ristorante a Villassio, capoluogo del paese.
Trasferitosi nella nostra provincia, iniziò a lavorare all’autoscuola Drago di Bergamo. Ben presto, però, cominciò a coltivare il sogno di aprire un’attività tutta sua. Nacque così l’Autoscuola 2000 di Ponte Nossa. Prese in affitto anche una stanza a Zambla, dove insegnava teoria a ragazzi di Oneta e Oltre il Colle. In seguito aprì l’Autoscuola 2001 a Clusone. Più di 5000 persone hanno ottenuto la patente grazie al suo aiuto.
Non si era fermato nemmeno dopo la pensione. A Gorno aveva contribuito a fondare il gruppo dei “Nonni vigili”, che ancora oggi aiutano a far attraversare bambini e ragazzi all’ingresso e uscita da scuola, oltre ad offrire assistenza per feste, manifestazioni e funerali. Si era occupato di formare e coordinare i volontari e aveva realizzato anche progetti di educazione stradale nelle scuole.
Appassionato di calcio, era stato dirigente accompagnatore della Nossese e anche del Val del Riso, nell’anno che la squadra a 7 vinse il campionato italiano Csi. Una persona con tanta voglia di mettersi in gioco, sempre. Negli ultimi anni d’estate andava in vacanza a Grado, in un campeggio frequentato da stranieri. Quando a Gorno era stato organizzato un corso di tedesco, si era iscritto per poter così scambiare qualche parola con i vicini di campeggio.
Il nipote Fabio Sanna lo ha ricordato così su Facebook: «Oggi sento tantissime belle parole da parte di tutte le persone che ti hanno conosciuto, della persona speciale che eri, con la battuta pronta, una persona solare, che non passava volta senza che si fermasse per un saluto, che avevi sempre due parole per tutti, che eri il maestro più paziente, capace di coinvolgerti nelle lezioni perché amavi il tuo lavoro, sempre attivo ed energico, difficile immaginarti non impegnato in qualche tua passione, che eri un caro amico e mi dicono anche che sono stato fortunato ad avere un nonno come te!».
Lo ricorda con parole di stima anche il sindaco di Gorno, Giampiero Calegari. «Una perdita che ci addolora perché Mario è sempre stato una persona che si è sempre data da fare per il paese. Lo ricordo soprattutto per il suo importante contributo nell’avviare il gruppo dei nonni vigili, un progetto che continua ancora oggi».
Vedovo da alcuni anni, Mario Caponetto lascia i figli Pinuccia, Ruhty e Giuseppe, oltre ai nipoti Fabio, Devis e Samuel.