Acqua, sole e vento sulla pelle: per gli sport acquatici ai tempi del Coronavirus non è cambiato molto. Le emozioni restano le stesse.
“Eravamo già abituati a sanificare le attrezzature – spiega Fabio Frattini, del centro di sport nautici Sportaction tra Castro e Riva di Solto -. Ora c’è solo qualche superficie in più da passare con panno e spruzzino. La mascherina va indossata solo sulle barche con più persone di famiglie diverse a bordo. Per il resto: canoa, windsurf e altre discipline individuali sul pelo dell’acqua, la mascherina non è necessaria”.
“Cambia la disposizione dei lettini nell’area all’aperto, sono stati distanziati, – prosegue Frattini – e per le persone che entrano nella struttura è necessario compilare una dichiarazione sullo stato di salute”. La doccia esterna è accessibile, non lo sono quelle al chiuso.
Che effetti ha avuto il lockdown sull’attività?
“Abbiamo perso il mese di maggio – risponde Frattini -, ma è il periodo comunque in genere già soggetto alle capricci del tempo atmosferico. Vediamo comunque che l’interesse c’è. Siamo ottimisti”.