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Covid e genetica, il progetto Origin esteso a tutta la media e bassa Valle Seriana

Si allarga il progetto Origin in Val Seriana. Lo studio, promosso dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, si propone di studiare i fattori genetici che influenzano la suscettibilità e la severità della malattia Covid-19.

Come si legge sul sito dell’Istituto, «l’ipotesi generale alla base del progetto Origin è che le variazioni genetiche interindividuali possano spiegare in una popolazione le diverse risposte a un’infezione virale, e che la gravità della malattia COVID-19 sia quindi determinata geneticamente in ogni persona che viene infettata».

Per andare in porto il progetto ha bisogno di volontari. In un primo tempo, erano stati invitati a partecipare cittadini residenti nei Comuni di Albino, Alzano Lombardo e Nembro. Ora, però, l’invito è stato esteso anche a tutti gli altri comuni della media e bassa Valle Seriana (da Ranica a Colzate, Val Gandino compresa).

«In questi giorni siamo stati contattati da una ricercatrice del “Mario Negri” che ha chiesto se poteva essere interessante estendere questo studio a tutto l’ambito della media e bassa Valle Seriana – spiega Angelo Merici, presidente dell’Ambito della media e bassa Valle -.  È importante aderire sia per aver cura di sé stessi, della propria comunità,  ma anche per favorire la ricerca su questa malattia».

«I risultati dello studio – si legge sul sito dell’Istituto Mario Negri – potranno aiutare i ricercatori a comprendere chi è più a rischio di sviluppare una forma grave di malattia e chi invece risulta probabilmente protetto. Questo potrà avere un impatto sull’approccio clinico e consentirà di trattare precocemente le persone più suscettibili, prevenendo complicazioni che portano al bisogno di terapia intensiva».

Sono invitati a partecipare, su base volontaria, tutti i cittadini adulti, di entrambi i sessi, residenti nei Comuni della media e bassa Valle Seriana, che abbiano eseguito almeno un test sierologico e/o tampone orofaringeo per SARS-CoV-2, indipendentemente dall’esito. La prima fase richiederà ai volontari la compilazione di un questionario, nel quale riportare dati anagrafici e informazioni sulla propria esperienza COVID-19. I dati raccolti saranno analizzati da un’équipe di medici e ricercatori del Centro di Ricerche Cliniche “Aldo e Cele Daccò” di Ranica. Nella seconda fase le persone selezionate verranno contattate per un colloquio al Centro e per effettuare le indagini genetiche utili allo studio.

Per saperne di più si può consultare il sito dell’Istituto “Mario Negri”.

Qui la puntata di Zero Pollici dedicata al progetto “Origin”.

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