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Marco Bonalda campione italiano per la terza volta

Marco Bonalda si conferma il più forte a livello nazionale. Il 23enne di Ardesio ha vinto per la terza volta di fila il campionato italiano trials (la disciplina meglio conosciuta come bike trial, quella dei salti in bicicletta). Si è imposto ancora nella categoria Elite 20″, dove gareggiano i più forti.

Il campionato italiano si è disputato in prova unica a Lazzate (Monza Brianza). Un appuntamento più volte rimandato, causa pandemia, e alla fine andato in scena nel rispetto delle norme anti Covid. Quattro i percorsi di gara, da ripetere quattro volte. Marco Bonalda ha vinto soprattutto grazie alle poche penalità totalizzate, solo due.

«Penso sia stata una delle mie gare più belle a livello italiano – sottolinea -. Nonostante un anno anomalo dal punto di vista degli allenamenti, sia in bici sia a livello di preparazione fisica, sono comunque riuscito ad arrivare in buona forma all’appuntamento decisivo, tra l’altro in un periodo dove di solito la stagione si conclude».

Quest’anno, sottolinea il rider di Ardesio, sono mancate soprattutto le gare. In pratica si è disputato solo il campionato italiano. «È stato difficile soprattutto per la situazione d’incertezza. Alcune gare sono rimaste in programma, altre venivano cancellate volta per volta. Ad esempio, solo ad agosto abbiamo saputo che tutte le gare di coppa del mondo sarebbero state annullate. Non dover lavorare in prospettiva internazionale è stato un duro colpo, soprattutto a livello motivazionale. Anche il campionato italiano doveva disputarsi a settembre in Piemonte, ma poi è stato cancellato cinque giorni prima. Prepararsi per poi ripartire da capo non è stato facile. Ma forse proprio questi continui cambi di programma mi hanno permesso di mantenere sempre la motivazione giusta».

Marco Bonalda mentre si allena nel Serio ad Ardesio

Ora Marco Bonalda, che gareggia per la Caravaggio Offroad, guarda al 2021 con la speranza che sia un anno diverso. E con un obiettivo. «Mi auguro di poter riuscire ad entrare nei primi dieci del ranking mondiale. Una graduatoria dove si tiene conto non solo delle gare di coppa del mondo, ma anche del mondiale, dell’europeo e di tante altre gare internazionali. Nel caso riuscissi ad entrare nella top ten, sarei il primo italiano a raggiungere questo traguardo».

La stagione anomala e incerta nello sport ha però permesso a Marco di concentrarsi di più sullo studio. Dopo la laurea triennale in “Scienze motorie e sportive”, ora sta completando la magistrale in “Scienza, tecnica e didattica dello sport” all’Università di Milano. «In quest’anno senza gare sono riuscito a studiare bene e dare tanti esami», sottolinea. In fondo, questo è il traguardo più importante. 

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