È bastato riaprire ed è stato subito il caos. Una mattinata difficile, quella di oggi (giovedì 7 gennaio), lungo la strada che da Gandino sale al Monte Farno. Una situazione simile a quella che si era verificata domenica 13 dicembre, primo giorno di zona gialla in Lombardia.
La strada, come quella che conduce a Valpiana, era stata chiusa con un’ordinanza firmata il 30 dicembre dal sindaco di Gandino Elio Castelli. Una decisione che aveva anche suscitato polemiche.
Nei giorni scorsi i mezzi spalaneve sono entrati in azione per consentire la riapertura, comunicata dal Comune martedì sera e avvenuta questa mattina. Diverse persone hanno voluto subito approfittarne per salire in quota. L’ultimo pezzo di strada, come si vede anche dalla foto in apertura, si presentava però ancora con neve e ghiaccio. Risultato: strada intasata, auto bloccate o costrette a far retromarcia.
Sul posto è intervenuta anche la Polizia locale. Diversi automobilisti sono stati fermati a metà percorso e invitati a tornare indietro per non peggiorare la situazione.
«Alcune macchine, senza il necessario equipaggiamento per la neve, non sono più riuscite a continuare – spiega il sindaco, Elio Castelli -. Si sono formate code in due punti ed è stato necessario intervenire. La situazione ha comportato disagio e tempo perso per diverse persone. Colgo l’occasione per una raccomandazione: chi affronta le strade di montagna, deve farlo con mezzi adeguati, pneumatici idonei e catene».
Quanto alle condizioni della strada, Castelli sottolinea: «In giornata abbiamo provveduto a far sistemare la parte ghiacciata. Riteniamo che domani la situazione sarà ulteriormente migliorata. Speriamo di non dover richiudere la strada. Comunque, una volta riempiti tutti i parcheggi in quota, verranno fermate le auto all’altezza di Barzizza e invitate a scendere. Stiamo predisponendo un’ordinanza in questo senso».