Situazione coronavirus sotto controllo, a Clusone. Ma non è proprio il caso di abbassare la guardia. Basta davvero poco per tornare in emergenza, come il caso di Valgoglio dimostra. Lo ribadisce il sindaco della cittadina baradella Massimo Morstabilini, intervistato al tg di Antenna2.
Il primo cittadino di Clusone parte dai numeri forniti venerdì dall’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo nel consueto incontro con gli amministratori della provincia. «I dati non sono confortanti – afferma -. La curva è in risalita e lascia presagire che potremmo essere di fronte a una terza ondata».
Morstabilini si sofferma poi sulla situazione del suo comune. «Siamo fortunati: questa settimana non ci sono stati nuovi casi. Abbiamo attualmente un totale di cinque casi positivi, quelli di settimana scorsa. Questo però non vuol dire che possiamo ritenerci esenti dal quella che può essere la terza ondata». E a questo proposito il sindaco di Clusone richiama il caso Valgoglio: «Qualsiasi altro comune della nostra zona potrebbe ritrovarsi in fretta nella stessa situazione. Abbiamo ormai capito quant’è coraggioso questo virus. Partendo da una situazione positiva come quella di Clusone, nel giro di poche settimane potremmo trovarci con molte persone contagiate».
«Tutto dipende dai nostri comportamenti», aggiunge Morstabilini. Secondo il primo cittadino di Clusone è necessario riprendere quell’attenzione che nell’ultimo periodo è venuta meno: «Sembra che abbiamo la memoria un po’ corta. Mi riferisco agli assembramenti visti negli ultimi giorni, all’uso della mascherina che a volte passa in secondo piano. Comportamenti che nel giro di poche settimane ci hanno riportato in zona arancione. Oggi (ieri, ndr) stavo risalendo la Valle Seriana e c’era la coda di auto nonostante gli appelli a stare a casa il più possibile. Non vogliamo vietare alla gente di circolare, a tutti piacerebbe tornare a fare la vita di prima, ma la situazione è molto critica».
Nel video l’intero intervento: