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Sarà portato in Val di Scalve il monumento a Papa Giovanni di Tomaso Pizio

Sarà rimesso a nuovo il monumento dedicato a Papa Giovanni XXIII realizzato da Tomaso Pizio. L’opera, a restauro completato, verrà poi portata in Val di Scalve, terra d’origine dell’artista. 

Tomaso Pizio, nato Schilpario, venne a mancare nel 2003, all’età di 70 anni. Pittore e scultore, espose in numerose mostre in Italia e all’estero. Sue opere si trovano nella sede dell’Ambasciata Italiana a Washington, nel palazzo di Amnesty International a New York, oltre che in musei e collezioni private in Italia e Europa. Realizzò il monumento in bronzo a Giovanni XXIII nel 2000, in occasione della beatificazione del Papa Buono.

Nel 2018 un gruppo di amici scalvini ricordò Pizio nel 15° anniversario della scomparsa, organizzando una serie di iniziative culturali tese a valorizzare il patrimonio artistico che ha lasciato. Le sue opere, oltre che in una mostra allestita nei locali del suo ex bar a Schilpario, vennero esposte anche a Bergamo presso lo Spazio Viterbi della Provincia. La famiglia pubblicò un libro fotografico con testi del giornalista Amanzio Possenti. In occasione delle iniziative promosse per ricordare l’artista, suscitò molto interesse l’idea di andare a recuperare il grande monumento di Papa Giovanni a Sotto il Monte, che aveva necessità di un profondo restauro.

È stato così costituito un piccolo Comitato guidato dal parroco di Colere don Antonio Locatelli, ammiratore dell’artista scalvino. Nel Comitato è presente anche Chiara, la figlia di Tomaso Pizio, in qualità di presidente dell’Associazione “Arte di Tomaso Pizio”. Attraverso una serie di iniziative per la raccolta fondi e grazie ai contributi di alcuni enti e banche locali, è stato possibile procedere alle opere di asporto del monumento da Sotto il Monte. Portato alla Fondart di Valbrembo, è stato sottoposto a un profondo restauro, preceduto da pulitura generale. Sono stati poi eseguiti interventi di idrosabbiatura, saldatura e finitura, con successiva patinatura color verde di tutto il complesso monumentale.

Una delle fasi di restauro

Il monumento rimesso a nuovo sarà collocato all’ingresso del viale di accesso al Santuario della Madonnina di Colere, proprio all’inizio della Valle di Scalve, sulla strada che porta a Schilpario ma anche a Vilminore, dove Papa Giovanni XXIII trascorreva le sue vacanze estive quando era sacerdote, poi vescovo e cardinale. 

Il restauro dell’opera può essere sostenuto attraverso la legge “Art Bonus”, che prevede agevolazioni per chi effettua erogazioni liberali. È possibile usufruire di un credito d’imposta del 65% di quanto versato, recuperabile in 3 anni. A questo link si possono avere tutte le informazioni in merito.

L’iniziativa sta suscitando  molto interesse in tutti gli scalvini, a partire dalle istituzioni. L’inaugurazione del monumento, installato sul nuovo piedistallo, è prevista per il 2 luglio, in occasione della Festa della Madonnina di Colere.

 

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