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Forza Italia a Castione, Berlusconi in collegamento: «Dobbiamo fare il partito unico del centrodestra»

Da Castione della Presolana Forza Italia rilancia il progetto di un partito unico del centrodestra. Un progetto per «trasformare in un movimento politico unitario quello che già oggi è il comune sentire di tanti elettori», ha detto Silvio Berlusconi in collegamento telefonico. 

Il leader di Forza Italia è intervenuto al termine della tre giorni promossa dal partito in Valle Seriana. Un appuntamento dal titolo “Italia, ci siamo”, che ha visto la partecipazione di diversi big azzurri. Questa mattina, tra gli altri, hanno parlato il coordinatore nazionale Antonio Tajani, la ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, la capogruppo al Senato Anna Maria Bernini, la responsabile dei rapporti di coalizione Licia Ronzulli.

Antonio Tajani

A fine mattinata il collegamento con Silvio Berlusconi. Il presidente di Forza Italia ha voluto anzitutto rassicurare sulle sue condizioni di salute. «Io sto fortunatamente meglio, ma i medici per prudenza ancora non mi consentono di partecipare a eventi pubblici. Sicuramente vedrò di essere presto con voi, anche in vista degli importanti appuntamenti elettorali di questo autunno».

Berlusconi ha cercato anche di infondere fiducia rispetto al ruolo del partito nel panorama nazionale. «La funzione di Forza Italia è ancora essenziale. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia.Siamo in Italia la sola forza politica liberale, cristiana, garantista ed europeista». Ma il leader di Forza Italia ha invitato anche a guardare al futuro, a un progetto ambizioso, che ha detto di avere in mente già dalla discesa in campo del 1994. «Quello di realizzare in Italia una democrazia compiuta come nei grandi paesi dell’occidente, fondata sull’alternanza fra le due maggiori forze politiche».

«Il nostro compito – ha aggiunto – è quindi costruire un partito repubblicano, sul modello americano, nel quale il centro e la destra democratica si trovino insieme per governare stabilmente il paese. È questa la condizione indispensabile, non meno delle altre riforme e dei provvedimenti economici, perché l’Italia possa davvero ripartire».

Da qui il duplice appello ai leader della Lega e di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. «Dobbiamo costruire da qui al 2023 quel partito unico che rappresenti la maggioranza degli italiani e che dia stabilità al governo del centrodestra. Per questo nei giorni scorsi ho parlato, e intendo continuare a farlo, di Centrodestra Italiano. Un centrodestra orgogliosamente italiano, ma anche europeo, nel quale ognuno porti la sua identità, i suoi valori, la sua storia. Un partito che sappia parlare con voce unica agli elettori».

Berlusconi ha risposto anche a chi ha già avanzato perplessità in merito a questo progetto. «Ha ragione chi dice che una grande costruzione politica come quella che propongo non si improvvisa, non si realizza in pochi giorni, non può essere calata dall’alto. Non può essere una fusione a freddo, tantomeno una fusione per incorporazione». Ma, ha rilanciato il leader di Forza italia, «abbiamo quasi due anni di tempo, fino alle elezioni del 2023, per costruire dal basso questo centrodestra unito, con un’attività intensa, cominciando da un coordinamento delle iniziative parlamentari, poi coinvolgendo tante persone, tante energie, eletti, militanti e anche esponenti della società civile che oggi sono lontani dalla politica. Si tratta di trasformare un movimento politico unitario quello che già oggi è il comune sentire di tanti elettori di centrodestra». 

Secondo Berlusconi il partito unico serve perché «fino ad oggi il centrodestra si è dimostrato unito, spesso vincente, nelle occasioni elettorali. Ma non sempre ha saputo governare unito o rimanere all’opposizione fra un’elezione e l’altra. Questo non accadrebbe se fossimo un solo partito, capace di riassumere storie e identità diverse, senza sacrificarne nessuna».

Infine, Berlusconi ha voluto rassicurare i suoi. Questo progetto, ha detto,  «non significa affatto la smobilitazione o addirittura la liquidazione di Forza Italia. Al contrario, noi di Forza Italia potremo rafforzarci, sapendo che un centrodestra unito sarà di governo solo se la nostra anima liberale, cristiana, europeista, garantista, sarà ampiamente e fortemente rappresentata»

Negli applausi dalla platea e nelle parole dal palco la disponibilità del partito a seguire ancora una volta il suo leader. Una disponibilità riassunta in una frase di Adriano Galliani più volte citata questa mattina: «Quando Berlusconi ha un’intuizione, ci dobbiamo fidare».

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