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Premolo nel Giardino dei Giusti Benedetto De Beni, la moglie Isa Cittadini e il medico Li Wenliang

Il presidente della sezione bergamasca delle penne nere Giorgio Sonzogni e il Cappellano militare Marco Brescianini sollevano la bandiera dell’Unione Europea che copriva i nomi

A Premolo nel marzo del 2019 venne inaugurato il Giardino dei Giusti, un memoriale che ricorda i nomi di persone che si sono distinte a vario titolo. Figure esemplari, donne e uomini, che in ogni tempo e in ogni luogo hanno fatto del bene salvando vite umane, difeso la dignità umana o non si sono piegate a discriminazioni e totalitarismi. Con la prima targa venne ricordato don Antonio Seghezzi e ora, dopo uno stop forzato a causa della pandemia, sono stati posti altri tre nomi. Questa mattina (sabato 12 febbraio) la cerimonia alla presenza di numerose autorità. 

«Permettetemi per prima cosa di ringraziarvi per la vostra presenza – ha detto il sindaco Omar Seghezzi -. La giornata di oggi è molto importante per la nostra comunità, così come è stata quella dell’inaugurazione del Giardino dei Giusti avvenuta nel 2019, e come ci auguriamo possano esserlo quelle nei prossimi anni in occasione di questa ricorrenza».

La benedizione delle lapidi da parte del parroco don Gianluca Colpani

«Con la prima cerimonia – prosegue il sindaco – venne ricordato don Antonio Seghezzi, figura tanto cara alla nostra comunità (e che ci auguriamo di vedere annoverata tra i Santi della Chiesa di Bergamo). Ora dopo uno stop forzato a causa della pandemia, sono stati posti altri tre nomi. Quest’anno cerchiamo di recuperare quanto non ci è stato permesso fare a causa della pandemia e sveliamo una lapide che riporta due nomi per l’anno 2020 e una lapide dedicata a una figura per gli anni 2021 e 2022. Per il 2020 abbiamo deciso di ricordare il Capitano Benedetto De Beni e la moglie Isa Cittadini. Per il 2021 e il 2022, gli anni della pandemia, il medico cinese Li Wenliang, noto in tutto il mondo per essere stato il primo a comunicare la presenza di una malattia dovuta a un terribile virus. Abbiamo purtroppo avuto modo di conoscerne da vicino gli effetti sul nostro territorio».

Omar Seghezzi

«Le scelte sono nate e state condivise in seno a una commissione – ha detto il primo cittadino – che è stata istituita nel 2019 con il Giardino dei Giusti, l’unico in ValSeriana, ma uno dei tanti nel mondo grazie al progetto di Gariwo (nella Bergamasca ve ne sono altri due, a Bergamo e a Calcinate). Nella commissione sono presenti rappresentanti del Comune, della Parrocchia, del gruppo don Antonio Seghezzi, dell’associazione Il Testimone, delle scuole. Ne approfitto per ringraziare tutte queste persone».

Benedetto De Beni durante la campagna di Russia si trovava in un paese in cui erano presenti numerosi ebrei. All’arrivo dei nazisti De Beni riuscì a evitare che due giovani ragazze ebree di 13 e 15 anni, che davano una mano ai nostri militari, venissero deportate. De Beni riuscì a salvare le giovani facendole arrivare in Italia con una lettera di accompagnamento indirizzata alla moglie Isa Cittadini che viveva a Gromo.

Il 7 febbraio sono stati ricordati due anni dalla morte del medico cinese 33enne Li Wenliang. Un nome, un volto, la cui scomparsa da subito aveva suscitato cordoglio in tutto il mondo, essendo il medico di Wuhan, un oftalmologo, che per primo aveva segnalato sui social network il diffondersi di una polmonite anomala, dalle cause sconosciute, poi rivelatasi Covid-19. Un gesto attraverso il quale il medico riuscì a dare rilevanza al fenomeno, da lì a poco tristemente noto anche sul nostro territorio. Per questo, nel Giardino dei Giusti della ValSeriana, allora paragonata alla stessa Wuhan per la diffusione del temibile virus, non si è voluto restare insensibili a chi ha sicuramente con il suo agire fatto la differenza. Il 33enne cinese, oltre ad avere fatto la cosa giusta noncurante delle possibili conseguenze, può essere considerato inoltre simbolo del sacrificio dei medici che in tutto il mondo hanno combattuto contro il Covid.

Giorgio Sonzogni, presidente sezionale degli alpini bergamaschi

«Ancora una volta – ha detto Giorgio Sonzogni, presidente sezionale degli alpini bergamaschi – siamo qui oggi a ricordare un alpino, ma nel tenere viva la memoria del Capitano De Beni l’Associazione Nazionale Alpini intende ricordare tutti i cittadini che hanno svolto il proprio dovere rispondendo alle autorità precostituite. Isa Cittadini inoltre ci permette di non dimenticare tutte le mogli che condividono l’impegno dei mariti in tempi di pace e il dolore, fatiche e disperazioni che la guerra porta sempre con sé».

Presenti alla cerimonia anche il deputato della Lega Daniele Belotti, i consiglieri regionali Paolo Franco e Jacopo Scandella e i primi cittadini di Calcinate (dove è presente un altro Giardino dei Giusti) Angelo Orlando e di Ponte Nossa Stefano Mazzoleni, la consigliera comunale di Gromo (paese in cui vennero accolte le due ragazze salvate da De Beni) Lidia Pezzoli, il Cappellano militare don Marco Bresciani e i gruppi degli alpini di Premolo e Gromo. Ha tracciato un profilo delle due figure Anna Carissoni dell’associazione Il Testimone. Numerosi i rappresentanti di associazioni del territorio che hanno voluto essere presenti con i loro labari. Importante anche la collaborazione dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri in congedo che ha curato alcuni aspetti logistici e di sicurezza della mattinata.

Anche quest’anno sono state coinvolte le scuole dell’Istituto Comprensivo, guidato dalla dirigente Veronica Facchi. I bambini della primaria di Premolo, nonostante il sabato non ci siano lezioni, hanno preso parte numerosi alla cerimonia. Gli alunni, grazie al lavoro svolto gli insegnanti (in particolare Nilde Bassanelli partecipe delle attività della Commissione e la responsabile del plesso Liliana Capitanio), hanno letto alcune poesie ispirate alla pace e ai Giusti. Nel Giardino sono stati esposti alcuni lavori realizzati nelle scorse settimane proprio per descrivere le due figure. Infine i bimbi hanno piantato alcuni fiori con cui è stata composta la parola “pace”.

Un servizio sarà trasmesso questa sera (sabato 12 marzo) all’interno del telegiornale di Antenna2 (ore 19.20 – canale 84 del digitale terrestre o via streaming www.antenna2.it).

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