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Celebrazioni per la Pasqua ortodossa ad Albino

«Le prime parole di Gesù dopo la resurrezione sono state “Pace a voi”, pace che oggi ci manca tantissimo – ha detto Padre Vasyl Marchuk, guida spirituale della comunità ucraina a Bergamo in occasione delle celebrazioni della Pasqua ortodossa questa mattina (domenica 24 aprile) ad Albino -. La Pasqua quest’anno ci unisce per chiedere questo grande dono della pace».

E a farlo questa mattina nella chiesa di Sant’Anna, messa a disposizione dalla Parrocchia albinese, erano in tantissimi.

Una partecipazione che sembra essere andata ben oltre le aspettative: in molti hanno seguito la funzione anche fuori dalla chiesa, lungo la centrale via Mazzini.

Un’occasione anche per dimostrare vicinanza alle numerose persone giunte dall’Ucraina, tra cui non mancano vicende cariche di dolore e sofferenza.

don Sergio Gamberoni e Padre Vasyl Marchuk

«Stiamo condividendo la fede – ha detto don Sergio Gamberoni, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti della Diocesi di Bergamo -, ci troviamo cristiani di tradizioni diverse per un momento tragico della storia a vivere un momento di speranza chiedendo al Signore di essere capaci di rispondere al male con il bene. In un gesto di fraternità celebriamo la Pasqua in una data in differita in questa tradizione di comunione, che abbiamo a Bergamo da più di 20 anni, con la Chiesa greco cattolica di rito bizantino ucraina che è in Bergamo. Qui tra noi don Vasyl ha presieduto la divina liturgia: lo fa ogni domenica a Bergamo alla chiesa di Santo Spirito. Ieri in particolare, in occasione della Pasqua, c’è stata una celebrazione molto partecipata a San Pellegrino, oggi ad Albino per tutte le Parrocchie della ValSeriana e nel pomeriggio a Romano di Lombardia. C’è anche un altro sacerdote della stessa Chiesa che oggi ci accompagnerà a Rota Imagna, dove c’è tutto un orfanotrofio ospite e quindi tutto un movimento di famiglie e di ragazzi che oggi condividono la festa, la fede nel Signore risorto e il desiderio di essere capaci di accogliere e seminare la fraternità che Dio ci offre nella Pasqua».

La celebrazione ha dato il via a una giornata (leggi qui) che prosegue in oratorio promossa dalla Comunità Ecclesiale Territoriale 3, con la Parrocchia di Albino, il Comune e numerosi gruppi, associazioni e realtà giovanili del territorio. Nel pomeriggio sono in programma giochi e momenti per i bambini.

«E’ una gioia – ha detto don Michelangelo Finazzi, vicario territoriale della Comunità Ecclesiale Territoriale 3 – vedere tante persone che vengono da posti diversi dell’Ucraina, che ora sono ospitati in diversi paesi della Valseriana, convenire tutti insieme. Lo è altrettanto vedere numerose realtà giovanili lavorare insieme, come sono insieme anche cattolici e ortodossi nella festa di Pasqua in collaborazione con il Comune, con le autorità civili: ebbene, penso questo sia il vero segno della Pasqua, quello di crescere in questa unità e pace, quella pace che vorremmo tutti che ci fosse nella terra ucraina».

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