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Schilpario, due pietre d’inciampo per non dimenticare

Due pietre d’inciampo per non dimenticare. Dedicate ai cugini Antonio e Simone Agoni, vittime del nazifascismo, sono state inaugurate oggi (sabato 24 aprile) a Schilpario. L’Amministrazione comunale le ha volute collocare sul marciapiede, vicino allo storico  Ponte del Consiglio. 

Le pietre d’inciampo sono un progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig. Sampietrini ricoperti da una lastra di ottone che vengono collocati davanti alle ultime abitazioni di persone deportate nei campi nazisti durante la seconda guerra mondiale. Una sorta di monumento diffuso. In Europa, ad oggi, sono più di 70 mila.

 

Lo scoprimento delle due pietre d’inciampo a Schilpario è avvenuto al termine di una cerimonia che ha visto intervenire anche i ragazzi delle scuole. Sono stati loro a raccontare la storia dei cugini Agoni, grazie al lavoro di ricerca portato avanti con gli insegnanti e l’aiuto di Elisabetta Ruffini, direttrice dell’Istituto bergamasco per la storia della resistenza e dell’età contemporanea.

Le pietre d’inciampo hanno caricato ancor più di significato una giornata che Schilpario ha dedicato alla memoria, in particolare all’eccidio dei Fondi del 28 aprile 1945, dove persero la vita 12 persone tra civili e partigiani.

Chi erano i cugini Agoni

La direttrice dell’Isrec di Bergamo ci ha raccontato la storia dei cugini Agoni:

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