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Dall’Università di Zurigo a Gromo per studiare com’è cambiato il dialetto

C’è anche Gromo tra le località coinvolte in un progetto dell’Università di Zurigo per analizzare l’evoluzione del dialetto. In questi giorni un ricercatore dell’ateneo svizzero è stato in alta Val Seriana per condurre un’intervista legata al lavoro di ricerca.

«Il progetto – spiega Adriano Salvi, cognome che tradisce origini bergamasche – si chiama Ais, the digital turn. Mira ad analizzare l’evoluzione nel tempo di 50 varietà di dialetto lombarde della Lombardia e del Piemonte orientale. Questo attraverso il confronto fra il materiale raccolto negli anni Venti del Novecento per l’Atlante linguistico-etnografico dell’Italia e della Svizzera meridionale e i nuovi dati raccolti nelle medesime località a cento anni di distanza».

Il ricercatore svizzero ha condotto l’intervista con la signora Carmen Pasini di Gromo. Un lavoro di 12 ore che è durato complessivamente circa tre giorni. «In ogni località dobbiamo trovare un informatore che parla il dialetto – prosegue Salvi -. Poniamo circa 1700 domande e registriamo tutte le risposte».

Lo scopo del progetto, finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, è costituire una banca dati dei dialetti consultabile online.

Il servizio di Antenna2:

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