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Quasi 500.000 euro da Regione Lombardia per un percorso tra Cerete Basso e Songavazzo

La pandemia ci ha sicuramente permesso di riscoprire la bellezza di percorsi e camminate fuori casa e l’importanza dei collegamenti ciclopedonali, il cui potenziale è destinato ad aumentare anche grazie al crescente interesse verso il settore dell’e-bike.

A Cerete l’amministrazione comunale mira a estendere la rete di questi collegamenti tenendo ben in mente l’obiettivo di mettere in rete il territorio con le aree limitrofe e la pista ciclabile della Valle Seriana.

Uno snodo fondamentale, anche qualora dovesse mettersi in moto la realizzazione di una pista ciclabile della Valborlezza (dall’indiscusso potenziale turistico per la possibilità di mettere in relazione il Sebino e i suoi arrivi internazionali con la Conca della Presolana e Clusone), è il collegamento tra Cerete Basso e Songavazzo.

Per la valorizzazione e riqualificazione di un antico percorso tra i due centri abitati da Regione Lombardia nei giorni scorsi è arrivata la conferma di un contributo di quasi 500.000 euro (495.000) per il Comune di Cerete.

«Con il primo lotto relativo alla riqualificazione e recupero del percorso storico tra Cerete Basso e Songavazzo – spiega la prima cittadina Cinzia Locatelli – più di un anno fa abbiamo partecipato al “Bando di rigenerazione urbana” proposto da Regione Lombardia». Quanto proposto dall’amministrazione comunale della Valborlezza era stato ritenuto idoneo, ma era restato in attesa dell’individuazione di risorse per la copertura economica, semaforo verde acceso nei giorni scorsi da una mozione urgente con primo firmatario il capogruppo della Lega Roberto Anelli.

Un collegamento inserito in una progettualità più ampia 

«Avevamo fatto uno studio per recuperare una serie di sentieri su tutto il territorio e per realizzarne di nuovi con cui completare le vie di collegamento ciclopedonali nell’area di Cerete – prosegue la prima cittadina -. Abbiamo scelto questo come primo step di interventi e fortunatamente è stato finanziato. Adesso c’è necessariamente una piccola revisione da fare perché, essendo passato un anno da quando abbiamo fatto il progetto e preventivi, dobbiamo dare un’occhiata al quadro economico per capire se si riesce a fare tutto. C’è una norma approvata dallo Stato che aiuta nella gestione dell’aumento dei prezzi avvenuto negli ultimi mesi, siamo ottimisti e crediamo di riuscire a portare aventi l’opera».

Il recupero di un tracciato impiegato per secoli ma ora in disuso

«Questo sentiero esisteva già, ma è andato perso nel corso degli anni – aggiunge la sindaca -. Abbiamo fatto un intervento di pulizia per mapparlo con precisione e ora si tratta di realizzare alcune opere idrauliche con cui incanalare le acque che scorrono lungo il sentiero, aree di sosta e rifare il fondo. Anche questo percorso rientrerà nell’offerta dell’Ecomuseo della Valborlezza che un tassello alla volta si arricchisce sempre di più».

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