C’è preoccupazione per il susseguirsi di eventi critici all’interno del carcere di via Gleno a Bergamo. Spesso ne fanno le spese i poliziotti penitenziari che «devono farsi carico delle mancanze di un sistema carcerario che, nel suo complesso, palesa diverse criticità», sottolinea in una nota la Fns Cisl di Bergamo, il sindacato della polizia penitenziaria.
Ancora ieri sera, infatti, un’altra serata difficile per i poliziotti penitenziari, «chiamati a far fronte ad una serie di disordini in almeno due sezioni dell’Istituto e che hanno causato anche la ferita per un taglio da lametta che ha interessato un agente di Polizia Penitenziaria, il quale è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso – prosegue il sindacato -. Le ragioni dei disordini sono ancora tutte da accertare, ma allo stato attuale parrebbe tutto causato da banali motivi che detenuti particolarmente facinorosi hanno cavalcato per mettere in subbuglio l’Istituto».
«Ad un mese dalla nostra ultima denuncia – sottolinea Toni Sole, segretario generale di Fns Cisl di Bergamo -, dobbiamo ancora fare i conti con una situazione sempre meno tollerabile. L’elevata presenza di detenuti, con punte di oltre il 152% rispetto alla capienza tollerabile, e un organico di poliziotti penitenziari drammaticamente sottodimensionato (oltre il 20% di unità in meno) sono il binomio drammatico di fattori che delineano il quadro in cui versa la struttura carceraria di Bergamo e che da anni sono oggetto di segnalazioni da parte del nostro sindacato».
«Tutta la Fns Cisl – prosegue Toni Sole – si stringe in un ideale abbraccio con il collega ferito in servizio, augurandogli una pronta e rapida guarigione. All’Amministrazione Penitenziaria, invece, chiediamo siano adottati rapidi interventi affinché si possa assicurare una gestione ordinata ed in sicurezza dell’Istituto di Bergamo».