Atteso da tempo, il Comune di Songavazzo ha completato l’ultimo tratto di strada agro-silvo-pastorale che dal Monte Falecchio porta a Bossico, permettendo così ai fuoristrada (dotati di permesso) di percorrere il collegamento montano. Un risultato importante che apre nuove possibilità turistiche per l’area.
«Il territorio al confine tra Songavazzo e Bossico è sempre stato pregevole sotto il punto paesaggistico, ma aveva bisogno di una viabilità adeguata – afferma il sindaco di Songavazzo Giuliano Covelli -. Le possibili ricadute positive di questo percorso sono diventate sempre più interessanti con lo sviluppo della mobilità elettrica su due ruote. Grazie alla realizzazione dell’ultimo tratto (tra le località Sfessa-Torrione) non solo colleghiamo le due realtà, si valorizzano i boschi, si presidia il territorio, si dota l’area di un percorso da impiegare in caso di emergenze e si apre la zona anche ai percorsi della Valcamonica».
«Il costo totale è di circa 80.000 euro di cui 60.000 ottenuti a fondo perduto grazie a un bando del Gal (Gal Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi) e i rimanenti coperti da fondi comunali – continua Covelli -. L’intervento ha richiesto un importante lavoro da parte degli uffici: a fronte di 3-4 settimane di cantiere, l’iter burocratico ha richiesto circa 3 anni (ha incrociato anche il periodo pandemico)».
Per utilizzare la strada è necessario munirsi di un permesso (a pagamento, esclusi i proprietari di immobili che hanno compartecipato ai costi di manutenzione della strada) reperibile presso l’ufficio della polizia locale dell’Unione dei Comuni della Presolana a Rovetta o presso il Comune di Bossico.
