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Dopo 55 anni le Figlie della Sapienza lasciano Clusone

Una storia che si chiude a Clusone: le Figlie della Sapienza lasciano la loro casa in via Trieste. Arrivarono più di mezzo secolo fa quando aprirono una scuola. L’istituto, dall’inizio degli anni Ottanta, proseguì con la gestione della Cooperativa “Niccolò Rezzara” fino al 2013, anno della chiusura. Ora anche la presenza delle suore verrà meno. 

«Le Figlie della Sapienza sono arrivate a Clusone nel 1955 per aprire la scuola superiore – osserva suor Dell’Incarnazione, attuale responsabile della casa di Clusone -. Con gli anni sono diminuite le vocazioni e non siamo più state in grado di sostenere la scuola, sorretta però dalla Cooperativa “Rezzara” e dalla diocesi di Bergamo. Siamo rimaste come suore. La comunità accoglieva soprattutto suore anziane e anche malate, a volte anche persone anziane durante l’estate. Però siamo ulteriormente diminuite e invecchiate, finché non è stato più possibile mantenere la struttura, anche perché abbiamo altre case grandi forse meglio attrezzate come personale per l’assistenza delle suore. Abbiamo anche pensato se potevamo rimanere a Clusone con una presenza di altro tipo, però le forze sono talmente poche che non è possibile rimanere».

Le suore lasceranno Clusone prima di Natale. La parrocchia ha deciso di organizzare un momento per salutarle e ringraziarle. «Giovedì 8 dicembre, festa dell’Immacolata, alle 10,30 in Basilica celebreremo la messa durante la quale diremo il nostro grazie alle suore – spiega l’arciprete di Clusone, monsignor Giuliano Borlini -. Il giorno successivo, alle 10 nella chiesa delle Figlie della Sapienza, celebreremo una delle ultime messe con le suore rimaste».

Per la comunità di Clusone la chiusura della casa di via Trieste rappresenta un capitolo significativo che si chiude. «Pur essendo una notizia attesa, la partenza delle suore è motivo di rammarico non solo per Clusone, ma per l’intero territorio dell’Alta Val Seriana – prosegue monsignor Borlini -. Tantissime persone giovani sono passate dall’Istituto delle Figlie della Sapienza nel corso della loro esperienza scolastica. Dobbiamo quindi esprimere un grande ringraziamento alle suore per una presenza significativa da tanti punti di vista, non solo per la scuola».

La prima pietra dell’istituto venne posata il 15 giugno 1967. Due anni dopo l’inaugurazione. La scuola, negli anni, ospitò diversi indirizzi, all’inizio dedicati soprattutto alle ragazze. Laura Percassi, studentessa prima e poi insegnante all’Istituto “Rezzara”, ricorda: «La scelta delle Figlie della Sapienza di venire in Alta Val Seriana alla fine degli anni Sessanta ha consentito a tantissime generazioni di adolescenti di proseguire gli studi. Generazioni di studenti si sono formate per l’insegnamento ai bambini, ma anche nella parte professionale con il corso per segretarie d’azienda. Negli anni la lungimiranza di suor Cornelia e don Giuseppe Belotti, con la sperimentazione Brocca, ha consentito a questa scuola di essere al passo con i tempi. Ricordo il biologico sanitario, l’istituto magistrale che è diventato socio-psico-pedagogico, il liceo scientifico tecnologico, il liceo linguistico. Parallelamente il si è rinnovato anche il settore della formazione professionale con l’avvicinamento al mondo dell’informatica».

 

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