Sono state raccolte più di 500 firme in due giorni, a Castione della Presolana, per dire no al possibile arrivo di un consistente gruppo di migranti in paese. L’iniziativa, promossa dal gruppo di maggioranza in Consiglio comunale (Impegno Democratico), continuerà anche nei prossimi giorni.
Con la raccolta firme il gruppo di maggioranza invitata ad esprimere il proprio dissenso «verso questo modo di fare accoglienza che crea solo ghetti senza mai includere le persone». Nel testo di accompagnamento alla raccolta firme viene ulteriormente spiegato che «negli ultimi giorni abbiamo appreso casualmente del possibile arrivo di migranti nel Comune di Castione della Presolana in Villa Jesus. Siamo contrari a questo modo di gestire l’accoglienza, con la creazione di centri di accoglienza speciale (Cas) di 50 profughi, che impediscono e vanificano ogni sforzo di integrazione».
La raccolta firme è scattata in seguito a una richiesta, inoltrata al protocollo del Comune da parte della parrocchia di Santa Maria Immacolata delle Grazie di Bergamo, relativa all’immobile di Villa Jesus, a Castione, che già negli anni passati aveva ospitato gruppi di migranti. Una richiesta «finalizzata alla predisposizione della documentazione richiesta dalla Prefettura di Bergamo per la imminente locazione del fabbricato come casa di accoglienza profughi», come scritto nel documento.
Subito il sindaco Angelo Migliorati aveva espresso il proprio disappunto, sostenendo che né Prefettura né parrocchia delle Grazie avevano avvisato preventivamente il Comune del possibile arrivo di migranti. In seguito, il gruppo di maggioranza ha deciso di rivolgersi anche alla popolazione promuovendo la raccolta firme che si è svolta nelle giornate di domenica 30 aprile e lunedì 1° maggio in due punti del paese. L’iniziativa continuerà nei prossimi giorni con modalità diverse a cura del gruppo “Impegno Democratico”.
L’iniziativa è stata finalizzata anche a sostenere la lettera che tutti e 24 i Sindaci dell’Alta Valle Seriana e Val di Scalve hanno inviato al Ministro degli Interni e al Prefetto di Bergamo, proponendo di prevedere un parametro relativo all’accoglienza corrispondente ad un migrante ogni 1000 abitanti.