Ordinato sacerdote a 74 anni, vive da eremita sotto il monte Fumaiolo, in Romagna. Ma le sue origini sono bergamasche. Per questo, don Giambattista Ferro celebrerà la sua prima messa nella chiesa di Novezio, tra Songavazzo e Cerete Alto.
Della sua storia, nei mesi scorsi, si sono occupati anche media nazionali. Originario dell’Alta Val Seriana, ha vissuto parte della sua infanzia tra Novezio e Cerete. A metà degli anni Cinquanta, con il fratello Abele e la sorella Annamaria, ha seguito i genitori che si sono trasferiti a Milano Marittima.
Dopo gli studi, Giambattista Ferro ha insegnato religione nella zona di Sassuolo, in provincia di Modena. Finché, qualche anno fa, il ritorno in terra bergamasca per un breve periodo. A Songavazzo legò molto con don Lorenzo Cortinovis, parroco del paese per 25 anni, restandogli vicino fino alla morte, avvenuta all’inizio del 2015.
Dopo il ritorno in Romagna, nel 2016 è andato ad abitare all’eremo di Sant’Alberico, sull’Appennino tosco-emiliano, in provincia di Forlì-Cesena. Qui ha vissuto senza telefono né internet (ora almeno la rete è arrivata). Nel frattempo, ha seguito un percorso vocazionale che lo ha portato ad essere ordinato sacerdote, il 24 giugno scorso, dal vescovo Douglas Regattieri nella cattedrale di Cesena.
Domani, domenica 10 settembre, don Giambattista Ferro celebrerà la sua prima messa alle 17 nel santuario di Novezio. Seguirà la processione per la festa della Natività di Maria Vergine, a cui la chiesa è dedicata.