Nicola Lagioia arriva a Nembro. Lo scrittore, critico e conduttore radiofonico sarà il protagonista del nuovo appuntamento del festival letterario “Presente Prossimo”, in programma venerdì 24 novembre alle 21 all’Auditorium Modernissimo.
«Il mio intervento – spiega l’autore – sarà un’autobiografia, non da scrittore ma da lettore. Ripercorrerò la mia avventura di lettore da quando ero ragazzino a oggi, conducendo il pubblico in un viaggio nel mondo della letteratura. Per quanto riguarda le mie preferenze di lettura, non sono molto incline a dividerle per generi, ma soltanto fra i libri che amo e quelli che amo meno. Per esempio, mi piacciono parecchio sia i grandi classici della letteratura: Virginia Woolf, Marcel Proust, William Faulkner, Thomas Mann, Louis-Ferdinand Céline, Honoré de Balzac e Gustave Flaubert, sia tanti contemporanei, come Marilynne Robinson o Cormac McCarthy, ma anche Stephen King. Ragionando per generi letterari, dovremmo considerare quest’ultimo un autore horror? E analogamente dovremmo relegare Raymond Chandler alla narrativa hardboiled, Georges Simenon ai gialli, Carlo Collodi ai libri per bambini ed Emilio Salgari ai romanzi di avventura? Penso che queste etichette servano ai critici o ai professori universitari per provare a stendere una storia della letteratura nel modo più ordinato possibile, ossia per definire una mappa attraverso cui orientarsi, ma per il piacere del lettore queste distinzioni sfumano. Più un libro mi piace, più il genere a cui appartiene viene meno nella mia testa».
Guardando alle sue pubblicazioni, indicando quelle a cui si sente maggiormente legato, Lagioia evidenzia che: «Ho un legame particolare con le ultime tre, intitolate “Riportando tutto a casa”, “La ferocia” e “La città dei vivi”. Ciò che mi ha spinto a scrivere, sin dall’inizio, è l’urgenza di esprimermi: questa necessità viene da profondità misteriose che non si indagano mai a sufficienza. Un’altra ragione è stata l’emulazione: leggendo autori e autrici che mi piacciono, ho visto che riuscivano a procurare forti emozioni e ho voluto provare a fare la stessa cosa. Constatando l’effetto così potente che hanno avuto su di me, ho pensato che se fossi diventato bravo attraverso i libri avrei potuto fare altrettanto sui miei lettori e le mie lettrici».
Il tema sul quale l’autore concentrerà il suo intervento riguarderà infine i motivi per cui è utile leggere.
«Non credo che essere lettori o appassionati di letteratura faccia risolvere problemi di tipo pratico – conclude Lagioia -, non fa diventare più ricchi economicamente, sani e belli, ma la lettura allarga le proprie facoltà percettive. Leggendo si può sentire il mondo, gli altri e quindi se stessi con maggior profondità, intensità, complessità e ricchezza. Sicuramente è un arricchimento interiore: leggere non serve a cambiare il mondo, se i libri ci riescono lo fanno in maniera indiretta, misteriosa e laterale. Se non fossi un lettore sarei una persona diversa: credo che si legga anche per diventare quello che si è, cioè per raggiungersi in qualche modo. Tutto ciò non ha a che fare con la vita pratica ma con quella interiore, che è importante. In un’epoca basata su un totale materialismo e sulla comunicazione, la letteratura ha poco di questi due aspetti. Innanzitutto non è comunicabile: è un’esperienza da fare personalmente e non porta a un arricchimento materiale ma interiore. E quanto più viviamo in un mondo che non dà spazio alla crescita interiore, che però è un bisogno insopprimibile dell’uomo, tanto più diventa significativo soddisfarlo».
Il festival letterario Presente Prossimo, che taglia quest’anno il traguardo della 14esima edizione, proseguirà fino a metà dicembre con un ricco programma di incontri con scrittori noti nel panorama nazionale e internazionale. Ognuno di loro affronterà un tema diverso, fornendo interessanti spunti sull’oggi e sull’attualità nel corso delle varie serate.
In Valle Seriana sono previsti altri quattro appuntamenti in altrettante località: venerdì 1 dicembre alle 18 alla sala Legrenzi del Museo Arte Tempo a Clusone si terrà un incontro con la sociolinguista e saggista Vera Gheno, che si concentrerà sul suo ultimo titolo in libreria “L’antidoto. 15 comportamenti che avvelenano la nostra vita in rete e come evitarli”. Lo stesso giorno, alle 21, al Centro culturale Giovanni Testori (ex convento dei frati cappuccini) di Vertova, ci sarà Alessandra Selmi, autrice del romanzo “Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi”, che racconterà la genesi del cotonificio e del villaggio operaio e gli anni d’oro della fabbrica partendo dalla vita dei protagonisti, regalando uno spaccato storico davvero suggestivo.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Per informazioni è attivo il sito ufficiale del festival.
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