È stato una delle figure di spicco del cattolicesimo italiano nel Novecento: sacerdote e scrittore, impegnato a fianco dei poveri e per la giustizia sociale. Don Primo Mazzolari sarà ricordato lunedì 22 gennaio a Bergamo su iniziativa della Cisl. Nel “Salone riformisti” del sindacato, a partire dalle 16, è in programma la presentazione del libro “Voler bene ai poveri è un rischio”, a opera della ricercatrice Barbara Curtarelli.
«Quella di don Mazzolari – dice Francesco Corna, segretario generale della Cisl di Bergamo – oltre che essere particolarmente significativa nel contesto bergamasco, è una figura ispiratrice per l’impegno a favore dei lavoratori e la promozione della giustizia sociale. Per questo, abbiamo pensato alla presentazione del libro accompagnata dal contributo di importanti relatori, che ci aiuteranno ad approfondire la figura e le opere di un autentico sostenitore e innovatore dell’opera sociale della chiesa anche nel nostro territorio».
Nato al Boschetto, una frazione di Cremona, nel 1890, il suo ministero si svolse in alcune parrocchie del Cremonese e della provincia di Mantova, soprattutto a Bozzolo. Fu anche cappellano militare durante la Prima guerra mondiale.
Il programma dell’iniziativa organizzata dalla Cisl prevede l’introduzione di Francesco Corna, la relazione dell’autrice del libro e i contributi di Aldo Carera (presidente della Fondazione Pastore), Osvaldo Ranica (presidente della fondazione Comunità Bergamasca), Arturo Bellini (presidente della Fondazione Monsignor Spada) e Matteo Truffarelli (presidente della Fondazione don Primo Mazzolari).